L'INGHILTERRA AVVIA IL PIANO DI MONITORAGGIO PER SALVARLI.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 26 ott. - Numerosi studi hanno
dimostrato che i figli di consumatori problematici di droga,(PDU
- Problem drug users), definiti come coloro che fanno uso di
oppiacei e/o cocaina e crack (Home Office, 2008), hanno un
rischio molto elevato di sviluppare una serie di comportamenti
negativi, come il consumo di alcol e droga. Dal 2007, in
Inghilterra, i due principali sistemi nazionali che si occupano
del monitoraggio dei trattamenti per la dipendenza da sostanze
stupefacenti (il National Drug Treatment Monitoring System -
NDTMS e il Drug Interventions Programme - DIP), permettono di
registrare informazioni sui bambini degli assistiti, in
particolare il numero e la situazione abitativa. Questo studio
presenta un metodo di stima del numero totale dei figli (fino a
16 anni) dei consumatori problematici di droga, residenti in
Cheshire e Merseyside nel 2007/08, utilizzando i due dataset
indicati. Un terzo dataset, ottenuto dalla fusione dei primi due,
fornisce una valutazione di questo processo e dell'idoneita' di
utilizzo dei due sistemi di monitoraggio per la stima. Il numero
totale di figli dei consumatori problematici di droga registrati
nei sistemi nazionali inglesi e nel database congiunto e' pari,
rispettivamente, a 2266, a 2724 e a 5040 soggetti. I risultati
mostrano che il numero totale stimato di bambini di tutti i PDU
varia da 14.517 (NDTMS) a 24.552 (DIP), nel dataset complessivo
e' pari a 19.029. Inoltre, sono evidenti differenze significative
nei profili residenziali dei bambini di uomini e donne
consumatori, piu' della meta' dei figli di uomini (56,6%) vive
con il partner, mentre la situazione dei figli di donne e' molto
piu' variabile. Lo studio evidenzia da un lato l'importanza di
monitorare il fenomeno oggetto di studio e dall'altro le
difficolta' nella stima dovuta principalmente alle incoerenze e
alla bassa qualita' dei sistemi locali di monitoraggio, che sono
privi di dettagli e consistenza delle informazioni. Per questo
motivo risulta difficoltoso identificare questa popolazione a
rischio.
(Fonte: www.droganews.it)
(Wel/ Dire)