(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 28 ott. - I disturbi
dell'alimentazione, detti Dca, costituiscono un problema sempre
piu' diffuso in Italia.
Prendendo atto del costante aumento del fenomeno e della
necessita' di un intervento mirato, a Reggio-Emilia 4 soggetti,
diversi per esperienze e competenze, hanno deciso di lavorare
allo sviluppo di "Ed, Equilibri diversi", un progetto realizzato
in collaborazione tra 2 storiche organizzazioni no-profit
reggiane, l'associazione Onlus Centro sociale Papa Giovanni XXIII
che si occupa di dipendenze da oltre 30 anni, e la cooperativa
sociale Arcobaleno servizi, dedita alle problematiche
psicologiche sia dal punto di vista clinico che educativo,
affiancate da due esperte professioniste cliniche, la dietista
Nicoletta Dallai e la psicoterapeuta Roberta Barozzi dello
"Studio Barozzi Dallai".
Ed sta per Equilibri Diversi ma anche Eating Disorders (disturbi
dell'alimentazione) e propone un approccio multidisciplinare,
volto a intervenire sui disturbi dell'alimentazione su tre
livelli: sull'informazione, con attivita' di sensibilizzazione
sul territorio, sulla prevenzione attraverso l'attivazione di
incontri e laboratori per i ragazzi nelle scuole e per la tutta
la cittadinanza, e sulla cura, accogliendo utenti in trattamento
psicoterapeutico. "L'obiettivo del progetto e' quello di mettere
in rete le diverse realta' che si occupano di questi temi -
spiega Matteo Iori, presidente del Centro sociale Papa Giovanni
XXIII - per intervenire sulla societa' in maniera mirata e
articolata. In particolare - continua -, noi del Centro Papa
Giovanni XXIII ci proponiamo di portare avanti azioni di
informazione e prevenzione, attivita' che allo stato attuale non
esistono rispetto a questi temi".
In occasione della presentazione del progetto a Reggio-Emilia,
lo scorso giovedi' 21 ottobre, sono stati forniti una serie di
dati che mostrano l'estensione del fenomeno dei Dca, disturbi
che, anche quando non sconfinano in situazioni patologiche come
anoressia, bulimia o obesita', costituiscono vere e proprie
malattie. L'indagine sull'obesita' infantile condotta dal
ministero della Salute, "Okkio alla salute", mostra un'alta
incidenza a livello nazionale di bambini in soprappeso (23,6%) e
affetti da obesita' (12,3%). Un dato poco conosciuto e' l'alta
incidenza di questi disturbi sulla componente maschile della
popolazione italiana. Sempre da fonti ministeriali risulta,
infatti, un forte aumento di maschi affetti dai disturbi
dell'alimentazione, con percentuali del 25% sul totale della
popolazione. I dati sull'aumento del fenomeno, sono confermati
dalla Societa' italiana pediatria, che segnala che nel 2009 la
percentuale di adolescenti con sintomi di possibili disturbi
alimentare ha superato per la prima volta il 20% tra le
adolescenti dagli 11 ai 17 anni e il 15% tra i maschi.
Se a livello nazionale il problema assume proporzioni rilevanti
l'Emilia-Romagna non fa eccezione. Secondo i risultati dello
studio regionale "Passi" in Emilia Romagna ben il 32% della
popolazione presenta una condizione di sovrappeso e l'11% una
condizione di obesita', con Reggio Emilia che si attesta come la
provincia con la percentuale piu' alta di bambini e adolescenti
in sovrappeso o obesi.
"Solo in un rapporto costruttivo e di rete e' possibile offrire
alle persone un servizio che risponda ai propri variegati bisogni
- conclude Iori - Per questo il progetto dovra' essere fortemente
connesso in rete agli altri servizi gia' presenti a Reggio".
(Wel/ Dire)