A BOLOGNA FORUM SU NON AUTOSUFFICIENZA PER FAVORIRE DOMICILIARITÀ
(DIRE - Notiziario Sanita') Bologna, 28 ott. - I trend sulla non
autosufficienza in Emilia-Romagna parlano di un aumento degli
anziani over 80 del 220% tra il 1981 e il 2020. Se a questo si
aggiunge l'aumento delle disabilita' acquisite (incidenti,
progressi della medicina e altro), la ridotta capacita' di cura
delle famiglie (genitori e figli vivono spesso lontani, gli
anziani che abitano sempre piu' da soli) e il calo delle risorse
per i servizi, la situazione attuale si dimostra particolarmente
difficile. Se ne parlera' al secondo Forum sulla Non
Autosufficienza in programma i prossimi 3 e 4 novembre a Bologna
dove il Centro per l'adattamento dell'ambiente domestico di
Bologna portera' la sua esperienza.
"L'obiettivo- spiega Andrea Pancaldi del Dipartimento servizi
alle famiglie del Comune di Bologna e della redazione sportelli
sociali Crh/Caad- e' adattare le case alle esigenze delle persone
non autosufficienti e di chi svolge un lavoro di cura".
La rete dei Caad provinciali fa parte di una serie di
interventi promossi dalla Regione Emilia-Romagna per favorire la
cultura della domiciliarita', dell'accessibilita', dell'autonomia
e dell'utilizzo di strumenti di ausilio. "Il Caad offre un
servizio di consulenza e informazione e avvia processi di
integrazione tra le varie culture professionali e i servizi e le
linee di finanziamento- continua Pancaldi- che contribuiscono ad
adattare le case alla non autosufficienza o alla disabilita'". La
collaborazione tra professionisti diversi e' fondamentale
perche', spiega Pancaldi, "se si deve progettare il bagno nella
casa in cui abita una persona con sclerosi multipla, si deve
tener conto del fatto che si tratta di una malattia evolutiva:
fisioterapista e architetto dovranno lavorare a stretto contatto
per evitare di fare un lavoro che nel giro di due anni deve
essere rivisto".
(Wel/ Dire)