(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 28 ott. - Trattare i bambini
come gli adulti. E' la nuova frontiera nel campo della chirurgia
corneale in eta' evolutiva. Un numero sempre crescente di casi
che riguardano i bambini viene ormai affrontato con tecniche
chirurgiche e trattamenti fino a poco fa esclusivo appannaggio
degli adulti. La chirurgia corneale nell'eta' evolutiva
rappresenta una formidabile opportunita' di cura. La diagnostica,
le tecniche operatorie e la tecnologia in questi ultimi anni
hanno portato novita' tali da innescare un processo di
rinnovamento, lento ma radicale, che ormai comincia a
condizionare anche l'approccio clinico iniziale. Per questo
l'ospedale pediatrico Bambino Gesu' di Roma, ha riunito alcuni
dei piu' grandi esperti a livello mondiale per il convegno "La
chirurgia corneale nell'eta' evolutiva", in programma il 28
ottobre prossimo presso la Pontificia Universita' Urbaniana. Il
congresso trattera' approcci innovativi in un incontro sull'eta'
evolutiva, in quanto oggi si cominciano ad applicare ai bambini
anche tecniche chirurgiche e trattamenti fino ad ora riservati a
pazienti adulti. Alcune patologie, infatti, se trattate fin dal
loro esordio - spesso quindi in fase di sviluppo - possono
portare a risultati migliori.
Basti pensare al cheratocono (malattia che provoca una forte
alterazione della cornea e che, se progressiva, ha come unica
soluzione il trapianto di cornea), patologia che colpisce una
persona su duemila e che spesso si manifesta dopo i 14 anni. Una
diagnosi precoce e l'applicazione di nuovi trattamenti, come il
cross linking corneale (un trattamento a base di vitamina B2 e
raggi ultravioletti i cui effetti combinati portano a un
sensibile irrobustimento della cornea), potrebbero diminuire o
ritardare il ricorso ai trapianti di cornea.
"Questo perche' - spiega in una nota l'ospedale- in eta'
pediatrica la percentuale di rigetti in caso di trapianto totale
di cornea e' estremamente elevato: di 1 su 2. Grazie alle
cheratoplastiche lamellari (una tecnica che permette di evitare
il trapianto totale di cornea grazie alla sostituzione della sola
porzione malata della cornea stessa) i rischi di rigetto vengono
infatti drasticamente ridotti. Con questa tecnica - possibile
tramite apparecchi tecnologicamente evoluti quali il laser a
femtosecondi - la percentuale di rigetto precipita al 10%." Da
gennaio 2010 presso l'ospedale pediatrico Bambino Gesu' sono
stati effettuati 30 trapianti, di cui 20 pediatrici e, tra
questi, 7 con tecnica lamellare.
(Wel/ Dire)