(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 25 ott. - La campagna di Save
the Children contro la morte di 8,1 milioni di bambini ogni anno,
"Every One", ha raggiunto oggi un milione e duecento mila euro
(1.200.000).
Migliaia di cittadini hanno fatto una donazione di due euro con
il proprio telefono cellulare. La procedura e' facile, basta
mandare un sms o telefonare al numero 45503 da tutti i cellulari
Tim, Vodafone, Wind, 3 e Coop Voce e su rete fissa Telecom
Italia, Fastweb e Infostrada. La campagna di raccolta fondi
andra' avanti fino al 7 novembre. Oltre ai messaggi si puo'
acquistare il palloncino rosso "Save Me" in vendita nei negozi
Ovs industry. "Si tratta di un risultato importantissimo perche'
consentira' a Save the Children di raggiungere circa 120.000
bambini e mamme con interventi di salute e nutrizione salvavita
in Egitto, Etiopia, Malawi, Mozambico e Nepal - ha dichiarato
Valerio Neri Direttore Generale Save the Children Italia - ma
rispetto a 8.1 milioni di bambini che muoiono ogni anno dobbiamo
chiedere chiedere agli italiani e a noi stessi ancora di piu',
impegnarci ulteriormente in una campagna che davvero faccia la
differenza tra la vita e la morte. Con un sms di due euro al
45503 fino al 7 novembre - spiega Neri - possiamo assicurare
pillole allo zinco e sali per la reidratazione a 5 bambini con la
diarrea per esempio. E' semplice e costa davvero poco".
Intanto, un sondaggio fatto dall'istituto MannheimerISP/o per
Save the Children ha dimostrato che il 95% degli italiani si dice
disposto a rinunciare a qualcosa per la vita di un bambino.
Quattro italiani su 10, rivela ancora la ricerca, sono
perfettamente a conoscenza del numero altissimo di bambini sotto
i 5 anni che muoiono ogni anno nel mondo; la meta' del campione
intervistato conosce le principali cause reali di morte
(polmonite, diarrea e malaria) molto diverse dai luoghi comuni in
proposito apparentemente piu' diffusi come l'Hiv/Aids o le guerre
o le calamita' naturali. "Oltre ad un buon grado di
consapevolezza che va sicuramente consolidato con l'impegno
diretto di istituzioni e organizzazioni, abbiamo registrato fra
gli italiani una grande sensibilita' verso il tema della
mortalita' infantile - sottolinea Valerio Neri - nonostante il
periodo di crisi che colpisce molte famiglie, il 95% delle
persone intervistate e' infatti disponibile a rinunciare a
qualcosa ogni mese per salvare la vita di un bambino e il 14% e'
disposto a donare fino a 100 euro. Oltre 6 italiani su 10, la
maggioranza, ritiene inoltre prioritario che i fondi pubblici
vengano utilizzati in aiuti internazionali per salvare la vita
dei bambini rispetto ad altre esigenze come il miglioramento del
sistema sanitario o scolastico italiano".
"Si tratta di un segnale forte per il Governo che ha appena
deciso ulteriori tagli ingenti ai fondi destinati agli aiuti -
sottolinea il direttore generale di Save the Children per
l'Italia - a meno di cambiamenti, sulla legge per la cooperazione
49/87 sono ufficialmente disponibili 179 milioni di euro per il
2011 e a fronte della gia' scarsissime disponibilita' dello
scorso anno, saremo in presenza di un'ulteriore riduzione del 45%
mentre abbiamo appena verificato che oltre il 60% degli italiani
investirebbe piu' nell'aiuto pubblico allo sviluppo che nel
miglioramento del sistema sanitario nazionale".
(Wel/ Dire)