LE NOVITA' AL CONGRESSO DELL'INTERGRUPPO MELANOMA ITALIANO.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 25 ott. - Un nuovo farmaco, con
anticorpo monoclonale, in grado di stimolare la risposta del
sistema immunitario al melanoma, e le prospettive aperte dalla
vaccinazione cellulare, che vede l'Irst di Meldola
all'avanguardia. Sono solo alcune delle principali novita' che
verranno discusse a Forli' in occasione del Congresso nazionale
dell'Intergruppo Melanoma Italiano, in programma da oggi, lunedi'
25, a mercoledi' 27 ottobre. La societa' ha deciso di tornare
alle origini, organizzando la propria assise nazionale nella
citta' che, nel 1998, le ha dato i natali, per volonta' di 80
soci fondatori, fra cui molti professionisti forlivesi. Per tre
giorni, sotto San Mercuriale si alterneranno cosi' oltre duecento
specialisti di diverse branche, provenienti da tutta Italia:
dermatologi, chirurghi, oncologi, anatomo-patologi, immunologi,
ecc. Non mancheranno gli ospiti stranieri, fra i quali John
Kirkwood, dell'University of Pittsburgh, Medical Center (Usa),
uno dei massimi esperti mondiali nel trattamento del melanoma,
nonche' pioniere della terapia adiuvante con interferone. Nel
corso dei lavori, si affronteranno tutte le novita' scientifiche
riguardanti il melanoma, dalla ricerca clinica alla ricerca di
base, dalla genetica alla prevenzione, sino a diagnostica,
terapia adiuvante e trattamenti innovativi. "Oggi l'incidenza del
melanoma e' in crescita in tutto l'Occidente, ma grazie ai
progressi nel campo della diagnosi precoce, la mortalita' e' in
calo - spiega Ruggero Ridolfi, direttore dell'U. O. di
immunoterapia e terapia cellulare somatica dell'Irst e presidente
del convegno - per tutti i melanomi asportati precocemente, gli
indici di sopravvivenza sono assai elevati, mentre quando la
malattia e' in fase avanzata, la situazione e' piu' complessa.
Basti pensare che negli Usa, fra tutti i tumori maligni, il
melanoma e' la prima causa di anni di vita lavorativa perduti:
significa quindi che colpisce anche persone molto giovani." Una
novita' interessante, di cui si dibattera' al congresso, e'
l'imminente disponibilita' di un nuovo farmaco, con anticorpo
monoclonale, in grado di stimolare la risposta del sistema
immunitario alla neoplasia. "Il melanoma e' molto sensibile alle
terapie immunologiche, in quanto il sistema immunitario lo
riconosce "facilmente" - prosegue Ridolfi - in questa direzione,
quindi, si e' investito molto. Uno degli ultimi ritrovati e',
appunto, questo farmaco che, in base ai risultati della
sperimentazione, ormai in fase avanzata, si e' mostrato efficace:
l'abbiamo testato anche qui all'Irst, verificando come alcuni
pazienti, nel giro di quattro o cinque anni, possano dirsi
guariti." Un'altra frontiera che si sta esplorando, e di cui si
discutera' durante il Congresso, e' il trattamento del melanoma
con vaccinazione cellulare. Forli' e Meldola, in questo campo,
sono all'avanguardia. "Siamo partiti nel 2001, lavorando sulle
cellule dendritiche, ovvero quelle cellule capaci di azionare il
sistema immunitario - rivela ancora l'esperto - le cellule
vengono estratte al paziente e utilizzate per creare un vaccino
personalizzato. Al momento, in Italia, solo il nostro Istituto e'
in grado di offrire tale trattamento, grazie alla presenza delle
camere sterili per la terapia cellulare." L'appuntamento, oltre
che sotto il profilo scientifico, sara' importante anche dal
punto di vista societario. A Forli', ci sara' il passaggio di
testimone fra l'attuale presidente Alessandro Testori, direttore
dell'Unita' di chirurgia del melanoma dell'Istituto Europeo di
Oncologia di Milano, e il nuovo, Carlo Riccardo Rossi, direttore
della clinica chirurgica II della Clinica Chirurgica
dell'Universita' di Padova, che restera' in carica fino al 2014.
(Wel/ Dire)