(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 21 ott. - "Le riflessioni
espresse dal ministro della Salute, Ferruccio Fazio, sono
condivisibili, ma e' altrettanto evidente che una strategia
strutturata manca o, quantomeno, non ci e' ancora stata svelata.
La spesa per la prevenzione in Italia e' troppo bassa: il Governo
dovrebbe mettere le regioni in condizione di investire in questa
attivita' almeno il 10% delle risorse pubbliche destinate alla
sanita'. Inoltre, dovrebbe effettuare controlli periodici: e'
troppo pretendere che l'esecutivo si assuma la responsabilita' di
commissariare le regioni dove non e` garantita la qualita` delle
cure?". Cosi' Ignazio Marino, senatore del Pd e presidente della
Commissione d'inchiesta sul Servizio Sanitario Nazionale, ha
commentato le dichiarazioni del ministro della Salute sullo
screening dei tumori alla mammella.
"Sulla qualita` delle cure- continua Marino- cosa intende fare
questo Governo, in particolare, per Regioni come la Sicilia dove
solo 59 donne su mille nella fascia d'eta` tra 50 e 70 anni
vengono sottoposte a screening mammografico? Questo dato e'
ancora piu' grave se considerato insieme all'ultimo studio
(durato quindici anni e condotto sulla popolazione svedese) della
rivista 'Cancer': la mortalita' per cancro della mammella puo'
essere ridotta di un ulteriore 29% se lo screening mammografico
viene compiuto su tutta la popolazione femminile a partire dai
quarant'anni. Forse ai commenti, dovrebbero seguire le azioni".
(Wel/ Dire)