(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 21 ott. - Il Dipartimento
Politiche Antidroga accoglie con soddisfazione la decisone presa
ieri dalla Commissione Europea che ha proposto di dichiarare
illegale una pericolosa sostanza come il mefedrone, ancora legale
in molti paesi dell'Ue, invitando gli Stati membri a metter fine
alla libera circolazione del mefedrone nel territorio europeo e
sottoponendo tale droga a misure di controllo.
"Sono soddisfatto che la Commissione abbia riconosciuto un
pericolo reale nel mefedrone. Il Dpa, anticipando i tempi aveva
gia' inserito tale sostanza nella tabella delle sostanze
stupefacenti in giugno", dichiara in una nota Giovanni
Serpelloni, capo del Dipartimento. L'Italia infatti,come altri
Stati Membri, aveva proceduto all'inserimento in Tabella I del
D.P.R. 309/90 oltre che dei cannabinoidi sintetici JWH-018 e
JWH-073 anche del catinone sintetico mefedrone. Una valutazione
scientifica dei rischi, effettuata dall'Osservatorio europeo
delle droghe e delle tossicodipendenze (Oedt), ha evidenziato che
il mefedrone puo' causare gravi problemi di salute e dipendenza
ed e' all'origine di alcuni casi di mortalita' registrati in
diversi paesi europei in particolare nel Regno Unito e in
Irlanda. Proprio per questo e' necessario che tutti i paesi
europei si uniscano nella lotta alla droga.
"Appare quindi evidente- sottolinea il comunicato diffuso dal
Dpa- che il Dipartimento ha il dovere di continuare a procedere
per l'individuazione e la tabellazione di nuovi principi attivi
attraverso il Sistema nazionale di Allerta. Sistema che, sino ad
oggi, ha reso possibile individuare le modalita' operative che
hanno consentito di ridurre al minimo le tempistiche e rendere
perseguibile in breve tempo la commercializzazione di questo tipo
di sostanze".
(Wel/ Dire)