(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 21 ott. - Sottoporsi a un
intervento odontoiatrico importante potrebbe accrescere il
rischio di infarto e ictus a breve termine, anche se l'incremento
del rischio appare lieve e i benefici che si ottengono a lungo
termine risultano di gran lunga maggiori. E' quanto emerge da una
ricerca apparsa sulla rivista 'Annal of Internal Medicine'. "Non
voglio minimizzare interamente tutto cio', in quanto abbiamo
osservato un autentico aumento del rischio cardiovascolare nel
periodo subito successivo all'intervento odontoiatrico tra i
pazienti sottoposti a trattamenti invasivi- dice l'autore dello
studio Liam Smeeth, docente di epidemiologia clinica alla London
School of Hygiene and Tropical Medicine in Inghilterra- Ma il
rischio generale risultava abbastanza ridotto e persisteva
soltanto per un breve periodo di tempo." Lo studio ha preso in
esame 1200 pazienti sottoposti a procedure odontoiatriche
invasive e colpiti da ictus o infarto tra il 2002 e il 2006.
L'eta' media dei pazienti era di 67 anni e gli interventi
consistevano in terapie parodontali ed estrazioni dentarie,
riconducibili in 3 casi su 4 all'estrazione di un solo dente.
Anche prendendo in considerazione eventuali disturbi come diabete
e ipertensione, i ricercatori hanno notato un leggero ma
significativo incremento del rischio di eventi cardiaci gravi nel
mese seguente l'intervento. Un rischio che sembra attenuarsi fino
a zero nell'arco di tempo di sei mesi. Questa "preoccupazione"
vascolare, secondo i ricercatori, non supera i benefici a lungo
termine che si ottengono con gli interventi odontoiatrici e non
deve assolutamente dissuadere i pazienti che hanno bisogno di
cure ai denti dal sottoporsi ai trattamenti necessari".
Un'opinione del tutto condivisa da Howard Weitz del Jefferson
Heart Institute di Philadelphia, che in un editoriale di
accompagnamento all'articolo sottolinea come "l'incremento del
rischio cardiovascolare potrebbe non derivare dall'intervento in
se', quanto dalle procedure mediche precedenti il trattamento."
Un esempio? Il fatto che alcuni pazienti che soffrono di problemi
cardiaci e assumono aspirina abitualmente, interrompono il
farmaco quando si devono sottoporre a un intervento ai denti.
(Wel/ Dire)