SANITÀ. LAZIO, FIMMG: PIANO RIORDINO VA NELLA DIREZIONE GIUSTA
"MA TROPPI SQUILIBRI, MEDICI PRONTI A FARE PROPRIA PARTE".
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 18 ott. - "I segretari della
Fimmg di Roma, Frosinone, Latina, Viterbo e Rieti e della
continuita' assistenziale del Lazio ritengono che l'azione che si
sta definendo nel piano di rientro vada nella direzione della
riorganizzazione del sistema sanitario che e' stata intrapresa
negli scorsi anni. Pur osservando aree di criticita', sopratutto
nelle province, ritengono che sia interesse comune affrontare i
problemi rilevati nel piu' ampio spirito di collaborazione
istituzionale". E' quanto afferma, in una nota, il segretario
della Fimmg Lazio, Pierluigi Bartoletti.
"E' un momento di cambiamento, che arriva al saldo finale con
anni di ritardo e sotto la pressione di ottenere quelle risorse
economiche indispensabili per il rilancio del sistema sanitario
regionale pubblico- continua Bartoletti- Sono molti anni che si
parla di portare le cure piu' vicino alle persone potenziando il
sistema di assistenza primaria ed integrandolo con quello
socio-sanitario. In Inghilterra, in questi giorni, si sta
profondamente riformando il sistema sanitario pubblico,
incentrando la riforma sulla medicina generale e sul sistema di
assistenza primaria partecipato dai cittadini".
"Nella nostra Regione possiamo contribuire tutti, operatori e
cittadini, nel migliorare gli aspetti del piano che rivestono
delle aree critiche, soprattutto, ribadiamo, nelle province-
prosegue Bartoletti- Da oltre 10 anni la Fimmg del Lazio ha
formulato proposte ed elaborato progetti che hanno dimostrato
come la medicina generale, alleggerita del carico burocratico,
possa, insieme alle altre componenti del sistema, fornire delle
soluzioni cliniche ai problemi di salute della popolazione. Tra
le maggiori criticita' che oggi rileviamo e' che appaiono solo i
lati negativi della manovra del piano di rientro, mentre non e'
chiaro cosa si offra in alternativa alle chiusure degli ospedali.
Riteniamo quindi di poter dare un contributo reale, con le nostre
proposte gia' presentate in Regione, alla creazione di un sistema
sanitario pubblico piu' efficiente, equilibrato, ed in grado di
rispondere in maniera appropriata alle mutate necessita' di
salute dei cittadini".
"Abbiamo nella nostra regione piu' di 600 studi di riferimento
della medicina generale aperti dalle 10 alle 19 dal lunedi' al
venerdi' con la possibilita' di aprire anche il sabato su
richiesta della Asl, ma nessuna Asl ce lo ha chiesto- sottolinea
Bartoletti- Stiamo operando in una struttura, Piazza Istria n.2 a
Roma, dal lunedi' alla domenica dalle 8 alle 20, dimostrando, dal
numero di accessi, come sia necessario, per fornire una valida
alternativa all'ospedale, rendere fruibili i servizi di
assistenza primaria pubblici anche nei giorni prefestivi e
festivi anche con il coinvolgimento della continuita'
assistenziale. L'ambulatorio dei Codici Bianchi di Ostia, presso
l'Ospedale G.B.Grassi, gestito dalla Medicina generale offre una
valida alternativa all'accesso diretto presso i Pronto Soccorso".
"I dati, inoltre, della medicina generale del Lazio dimostrano
come, negli accordi regionali precedentemente siglati e
parzialmente realizzati, si sia privilegiata la crescita
organizzativa di tutta la categoria, che, nonostante un oramai
insostenibile carico burocratico, riesce a mantenere alti gli
standard di efficienza clinica- dice ancora Bartoletti- L'86% dei
medici di famiglia del Lazio e' organizzato in rete ed in gruppo
e cio' rappresenta uno dei piu' alti, se non il piu' alto, dato
di informatizzazione della categoria e gia' oggi consente di
avere, presso le oltre 600 strutture di riferimento, i dati degli
assistiti dell'intero gruppo di medici. Le proposte di gestione
diretta delle patologie croniche, dal Diabete all'Ipertensione,
gia' oggetto dell'accordo regionale ma non ancora attuato, puo'
contribuire a gestire nella migliore maniera tutti quei malati
che oggi sono costretti ad interminabili percorsi amministrativi
ed a lunghi tempi di attesa per le prestazioni".
"Riteniamo, quindi- conclude Bartoletti- che sia necessario
concentrarsi sulle soluzioni, piu' che sui problemi, e con questa
impostazione siamo disponibili alla collaborazione nel
determinare dei modelli assistenziali in grado, nel rispetto
delle competenze, dio poter offrire quella visione del futuro che
possa contrastare e risolvere le negativita' del presente".
(Com/Mel/ Dire)
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