NELLA REGIONE È GIÀ REALTÀ SPERIMENTALE A IMOLA, RIMINI E CESENA
(DIRE - Notiziario Sanita') Bologna, 14 ott. - Tra Imola, Rimini
e Cesena l'hanno gia' in 500; ma entro la fine del 2011,
auspicabilmente, tutti gli emiliano-romagnoli avranno il
Fascicolo sanitario elettronico. E quindi, oltre a prenotare on
line le visite specialistiche, potranno vedere sul pc le analisi,
le radiografie e tutta la propria storia clinica, senza bisogno
di fare file per ritirare referti e senza nemmeno portarsi sotto
braccio voluminose buste.
Intanto stamane a Bologna Cup 2000, "Informatica trentina" e
"Lombardia informatica", le tre realta' piu' avanti nella
trasformazione della sanita' in una 'questione elettronica' si
sono incontrate per scambiarsi dati e consigli. Perche' l'idea
per il futuro e' di raggiungere uno standard uguale tra regioni
diverse e anche a livello europeo, con tanto di fascicolo
elettronico tradotto in tutte le lingue.
Per ora, ad avere la storia della salute del cittadino on line
(con accesso tramite card con microchip) e anche la ricetta
elettronica, anche se in via sperimentale, ce l'ha fatta solo la
Lombardia, con cinque anni di lavoro e un investimento che solo
per i prossimi cinque anni ammonta a 400 milioni di euro, spiega
Alberto Dapra', presidente di Assinteritalia (l'associazione
delle societa' per l'innovazione tecnologica nelle regioni) a
margine dell'incontro tecnico intitolato "Il fascicolo sanitario
elettronico: aspetti tecnici e organizzativi". In Lombardia i
fascicoli sanitari elettronici sono 5,8 milioni e i documenti
clinici pubblicati ogni anno sono 14 milioni con un incremento
del 19% rispetto al 2009. Hanno accesso al sistema tutte le
strutture pubbliche i medici di medicina generale e i pediatri
(7.500 persone), tutti i cittadini assistiti dal sistema
sanitario regionale il 60% dei quali ha acconsentito alla
creazione del fascicolo.
(Wel/ Dire)