SALUTE. AUTISMO, 200 BIMBI SARANNO MONITORATI FIN DA PRIMI MESI
PROGETTO DELL'ISS, PARTIRA' NEL 2011.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 14 ott. - Presentato durante un
convegno dell'Istituto superiore di sanita' (Iss) sull'autismo un
progetto per anticipare la diagnosi dei disturbi comportamentali.
Dal 2011, grazie al "Non invasive tools for early detection of
Autism Spectrum Disorders", duecento bambini verranno monitorati
con registrazioni audio e video fin dai primi mesi di vita. "Lo
scopo - dice Maria Luisa Scattoni, del reparto Neurotossicologia
e neuroendocrinologia dell'Iss - e' quello di individuare marker
comportamentali precoci individuando i bambini ad alto rischio e
quindi poter fare una diagnosi precoce". In una seconda fase del
progetto, nel caso in cui le madri di figli autistici abbiano
nuove gravidanze, i controlli inizieranno gia' nella pancia.
"Una valutazione del genere - prosegue Scattoni - non e' stata
possibile finora dal momento che la valutazione diagnostica
avviene sulla base di parametri quali interazione sociale,
imitazione, gioco, comunicazione verbale e non verbale, tutte
cose impossibili da studiare prima dei 2 anni d'eta'. Per questa
ragione focalizzeremo la nostra attenzione sul repertorio vocale
e motorio nei primi mesi di vita. Fare una diagnosi precoce
significa dunque un intervento precoce". Anche perche', secondo
le stime europee che coprono gli ultimi dieci anni, il fenomeno
e' in aumento e oggi i bambini affetti da disturbi autistici sono
uno su 150, e in quattro casi su cinque sono maschi. "Questo
significa - afferma Enrico Geraci, direttore dell'Iss - che quasi
l'1% dei bambini italiani e' affetto da autismo". Il riscontro
numerico trova conferma anche nei dati raccolti nel resto
dell'Europa e negli Usa.
C'e' ancora molto da scoprire riguardo le cause dell'autismo.
Finora si ritiene che esista una base ereditaria complessa: sono
piu' di cento, infatti, i geni coinvolti dall'autismo. Oltre alla
trasmissione genetica, pero', anche le condizioni ambientali
hanno un loro ruolo. "Dagli studi piu' recenti, realizzati
soprattutto negli Stati Uniti - spiega Enrico Geraci - e' emerso
che i fattori che piu' incidono sono l'esposizione ad agenti
infettivi durante la vita prenatale, lo status immunologico
materno-fetale, l'esposizione a farmaci o agenti tossici nella
vita intrauterina e nei primi mesi di vita". Fino ad oggi la
diagnosi dell'autismo si fondava solo su evidenze
comportamentali, registrabili solo quando il bambino ha ormai 3
anni. Per di piu', la gravita' e la tipologia dei disturbi e'
molto eterogenea.
(Wel/ Dire)
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