(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 7 ott. - Nei fumatori, durante
compiti di controllo inibitorio (CI), si attiva maggiormente la
corteccia frontale inferiore destra coinvolta nel sistema di
elaborazione attentivo delle informazioni. È questa la
conclusione a cui sono giunti alcuni ricercatori del Dipartimento
di psichiatria e scienze comportamentali della Duke University
Medical Center (USA). È stata analizzata l'attivazione cerebrale
di 18 fumatori tramite l'utilizzo di una scansione del cervello
con risonanza magnetica funzionale (fMRI) ad alto campo (4.0
Tesla). Ogni partecipante ha eseguito due sessioni fMRI, una dopo
aver fumato e l'altra in astinenza da 24 ore. I partecipanti
dovevano eseguire un compito definito "go/nogo task" all'interno
dello scanner.
Questo tipo di prova valuta la capacita' del CI del soggetto,
ossia l'abilita' di saper controllare una risposta impulsiva. Il
compito prevede di rispondere premendo un pulsante solo a certi
stimoli, evitando di rispondere ad altri meno frequenti. I
risultati mostrano che durante l'astinenza i soggetti compiono
piu' errori nell'inibire la risposta agli stimoli da evitare, e
aumenta l'attivazione della corteccia frontale inferiore destra
(rIFC), ma non della corteccia supplementare premotoria (preSMA).
La capacita' del CI nelle persone dipendenti e in astinenza dalla
nicotina sembra quindi derivare da un aumentato coinvolgimento
del sistema attentivo, in termini di una maggiore richiesta di
risorse neurali della corteccia frontale per mantenere una buona
performance al compito. I risultati di questo studio preliminare
suggeriscono inoltre che l'attivazione della rIFC possa
considerarsi un rilevante bio-marcatore degli effetti dei
trattamenti sulla dipendenza da nicotina e una potenziale nuova
area di trattamento. (Fonte: www.droganews.it)
(Wel/ Dire)