(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 4 ott. - "Coinvolgere sempre
piu' persone in pensione nell'impegno nel sociale, nella
costruzione di una "societa' decente" che non permette lo spreco
di anziani in buona o discreta salute ai quali non viene
consentito di fare nulla di produttivo". È questa la
considerazione che ha ispirato l'Anteas, associazione nazionale
terza eta' attiva per la solidarieta' promossa dalla Fnp-Cisl,
nel mettere a punto il progetto "Seas, navigare nei mari della
solidarieta'" presentato oggi a Roma.
Finanziato dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali,
l'iniziativa mira a tutelare il passaggio dal mondo del lavoro
alla pensione grazie a sportelli di orientamento
all'invecchiamento. Il progetto, infatti, prevede l'avvio di
alcuni punti informativi sperimentali, lo stesso nome
dell'iniziativa, Seas, infatti, e' l'acronimo di "Sportelli delle
eta' attive e solidali" e avranno un compito ben preciso,
spiegano gli organizzatori: "la promozione dell'impegno nel
sociale".
Il progetto e' articolato in sei fasi distinte. Alla prima fase
di progettazione segue quella della creazione di un team di
coordinamento e gestione del progetto che si occupera' di fornire
le linee guida e costruire una banca dati di buone pratiche.
Seguira' la fase della sensibilizzazione con l'organizzazione di
12 seminari e convegni sul tema dell'invecchiamento attivo e
altri 12 eventi per promuovere l'iniziativa. Il progetto prevede
anche la formazione degli operatori volontari e dei responsabili
Anteas che seguiranno poi la fase di avvio degli sportelli sui
vari territori che verranno coinvolti nella prima
sperimentazione. Il progetto e' gia' in fase di realizzazione,
spiegano, ed entro un anno circa ci potra' essere la prima
verifica e valutazione dei risultati. "Con il progetto - spiega
Anteas - ci si prefigge di fornire strumenti per consentire
l'elaborazione di progetti di vita relativi alla transizione al
pensionamento in modo che questo non rappresenti un evento
"improvviso" e drammatico; creare cataloghi delle opportunita' di
fruizione di servizi ed eventi presenti nelle comunita' con
impegno attivo da parte dei futuri pensionati; contribuire a
creare citta' accoglienti e affettuose per tutte le eta';
sviluppare processi di empowerment e di cittadinanza attiva ed
infine sviluppare buone pratiche di promozione
dell'invecchiamento attivo replicabili in altri contesti".
(Wel/ Dire)