(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 22 nov. - In Parlamento Europeo
la difesa dei diritti delle persone con disabilita' e' un
argomento molto caldo in questi giorni. Venerdi' - alla presenza
del vice presidente dell''assemblea, l'ungherese Lßszló Toke's,
del presidente dell'intergruppo disabilita' Adam Kosa (anche lui
magiaro) e del vice presidente della Commissione europea Viviane
Reding (che e' anche commissario alla Giustizia, ai Diritti
Fondamentali e alla Cittadinanza) - e' stata firmata da 160
rappresentanti delle associazioni di non udenti europei e
mondiali, la Dichiarazione Ue sulle Lingue dei Segni. Inoltre, in
un incontro con il Presidente dello European Disability Forum
Yannis Vardakastanis, il presidente del Parlamento europeo Jerzy
Buzek ha manifestato il suo sostegno affinche' si svolgano - a
cadenza biennale - gli Stati generali sulla disabilita', una
proposta questa caldeggiata nei mesi scorsi anche dal presidente
della Commissione Barroso.
Ora l'Edf incontrera' il presidente permanente UE, il belga
Herman van Rompuy, per ottenere anche da quest'ultimo il sostegno
all'organizzazione di questo meeting ad alto livello, che
coinvolgera' tutte le istituzioni europee e le organizzazioni
rappresentative delle persone disabili. Buzec ha inoltre
sottolineato l'importanza della Strategia UE sulla disabilita',
adottata dalla Commissione la scorsa settimana, e la necessita'
di una piena messa in atto della Convenzione Onu sui diritti
delle persone disabili. Tornando alla Dichiarazione adottata in
Parlamento, la Reding ha affermato: "Le lingue dei segni fanno
parte del nostro patrimonio culturale in quanto europei e per
questo vanno tutelate e promosse".
Il documento, sostenuto anche dalle associazioni in
rappresentanza degli interpreti delle lingue dei segni, sancisce
il diritto dei sordi a utilizzare tali lingue come proprie lingue
madri riconosciute. "Le lingue dei segni parlate nei vari Stati
membri Ue - si legge nella Dichiarazione - hanno tutte le
caratteristiche per vedersi garantita la dignita' di lingue a
pieno titolo, ivi compresi i processi di apprendimento e
insegnamento da parte dei bambini". Esse risultano avere
grammatiche strutturate e la ricerca scientifica ha dimostrato
che soddisfano tutti i requisiti teorici e pratici delle lingue
naturali. Nella dichiarazione si chiede che vengano fissati
standard minimi per assicurare la liberta' dei non udenti in
Europa e la diffusione delle lingue dei segni con relativi
servizi di interpretazione e adeguamenti a livello di tecnologie
assistive.
(Wel/ Dire)