(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 18 nov. - "La voce del
Pontefice s'e' ancora una volta levata a difendere i 'valori
etici fondamentali' quale patrimonio comune della moralita'
universale e 'base della convivenza democratica'. Le sue parole
contro l'eutanasia e la manipolazione genetica non sono destinate
soltanto agli uomini di fede ma in primo luogo a tutti i decisori
istituzionali, credenti e non, che devono avvertire il dovere di
tenere viva la nostra societa' attraverso la sua capacita' di
riprodursi naturalmente e la promozione in essa di quella
vitalita' che si produce solo nel riconoscimento della ricchezza
della persona". Cosi' il ministro del Lavoro e delle politiche
sociali, Maurizio Sacconi.
"Nonostante componenti importanti dell'informazione continuino
a sottovalutare la rilevanza politica di questi temi- prosegue
Sacconi- essi si impongono quali nodi discriminanti nelle
alleanze presenti e future della politica. Nulla piu'' delle
scelte pubbliche inerenti il valore della vita puo' costituire la
ragione dello stare insieme in un partito o in un'alleanza tra
partiti. E non c'e' gioco al rialzo sulla spesa pubblica a debito
per nobili obiettivi come la famiglia o le fragilita' sociali che
possa compensare una netta scelta di campo sui valori
fondamentali".
(Wel/ Dire)