(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 18 nov. - I pazienti faticano
ad avere informazioni. Lo dimostrano le segnalazioni dei
cittadini al Tribunale per i diritti del malato sulle difficolta'
di trovare indicazioni sulle prestazioni socio-sanitarie (42,1%
nel 2009) e sulle prestazioni assistenziali (30,9%). Con gravi
disagi soprattutto per anziani, disabili e invalidi, secondo il
Rapporto Pit Salute 2010, presentato oggi a Roma al Senato, da
Cittadinanzattiva-Tdm.
L'informazione, in particolare per l'assistenza socio-sanitaria,
manca proprio laddove sarebbe necessaria, ossia negli studi dei
medici di famiglia e dei pediatri di libera scelta.
Per circa un terzo dei cittadini, diventa un cruccio sapere come
prenotare una visita o quali sono i compiti e doveri di chi
l'assiste. Ma la carenza di informazioni si fa sentire nell'area
della salute mentale (16,5% delle segnalazioni nel 2009, in
diminuzione dell'1,8% rispetto al 2008, ma in crescita del 3,4%
sulla media dei 14 anni). E ancora. La disinformazione interessa
le prestazioni odontoiatriche (10,7% nel 2009, +2,9% rispetto al
2008) e dei servizi di riabilitazione (10,7% nel 2009, +1,1%
rispetto all'anno precedente).
Tra i problemi legati alla mancanza di informazioni si trovano le
prestazioni assistenziali, che per la quasi totalita' dei casi
fanno riferimento all'invalidita' civile (nel 2009 rappresenta
l'89,5% delle segnalazioni, valore in aumento rispetto al 2008 di
un +9%) e all'esenzione dal pagamento del ticket che, pur
registrando una percentuale del 3,5% nell'ultimo anno,
rappresenta la prima voce nella media dei 14 anni. Due aree,
dunque, quella dell'invalidita' civile e dell'esenzione dal
ticket, in cui la disinformazione comporta disagi enormi,
soprattutto di natura economica, su fasce deboli, soprattutto
disabili, anziani e invalidi.
(Wel/ Dire)