(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 15 nov. - Le statine si usano
normalmente per abbassare il colesterolo e ridurre il rischio di
sviluppare malattie cardiovascolari. Ma a quanto pare riescono a
ridurre le probabilita' di sviluppare artrite reumatoide. Una
ricerca condotta in Israele e che ha seguito per dieci anni (tra
il 1997 e il 2007) una popolazione di oltre 200 mila persone
assistite da un unico servizio di assistenza sanitaria, il
Maccabi Health Care Services, conferma la teoria. In questo ampio
campione, i ricercatori hanno contato i nuovi casi di artrite
reumatoide insorti nel periodo di studio e messo in relazione la
diffusione della patologia con i consumi di statine nella
popolazione (che gia' assumeva i farmaci per ragioni indipendenti
dallo studio). Oltre 2.500 i nuovi casi di artrite reumatoide
insorti nel corso dei dieci anni e, ad analizzare i dati, e'
emerso che le persone che assumevano statine da 8 anni o piu'
avevano un rischio quasi dimezzato (-42%) di sviluppare artrite
reumatoide rispetto a quanti le assumevano da meno di due anni.
In pratica, per ogni anno in cui si erano assunte statine il
rischio di sviluppare la patologia si abbassava del 5 per cento.
Inoltre l'effetto protettivo e' apparso tanto piu' marcato quanto
piu' la statina assunta fosse efficace nel ridurre i livelli di
colesterolo e quanto piu' bassa fosse l'eta' del paziente. Nel
corso dello studio, i ricercatori hanno inoltre verificato
l'efficacia delle statine nel prevenire l'artrosi. Tentativo
fallito. La ricerca ha evidenziato soltanto una modesta riduzione
(del 15%) del rischio di sviluppare artrosi nella popolazione che
assumeva i farmaci. Un risultato in realta' atteso e che sembra
confermare le ragioni dell'efficacia delle statine sull'artrite
reumatoide. L'artrosi, infatti, anche se come l'artrite
reumatoide e' una patologia degenerativa delle giunture ossee,
non ha origine infiammatoria.
(Wel/ Dire)