(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 15 nov. - "Somministrare la
vaccinazione influenzale a tutti i bambini, non solo a quelli che
soffrono di malattie croniche". E' questa la raccomandazione che
la Societa' italiana di pediatria preventiva e sociale (Sipps)
rivolge ai medici e alle famiglie a seguito della campagna
'vaccinazione influenzale' promossa dal ministero della Salute.
Secondo gli ultimi dati pubblicati dal Centro nazionale di
epidemiologia, sorveglianza e promozione dell'Istituto superiore
di sanita', "la fascia d'eta' piu' colpita dai virus influenzali
risulta essere quella pediatrica, che va da 0 a 14 anni, con
un'incidenza pari a 1,43 casi per mille assistiti (1,92 per mille
nella fascia dei bambini piu' piccoli di 0-4 anni e 1,18 per
mille nella fascia 5-14 anni)".
Il ministero della Salute, dice ancora una nota, "offre il
vaccino gratuitamente ai bambini diabetici, asmatici,
cardiopatici e in generale, che soffrono di malattie croniche
(quasi 20 mila in Italia) che rischierebbero, in caso di
contrazione del virus, gravi conseguenze per la propria salute,
per tutti gli altri bambini, invece, e' il pediatra a decidere
caso per caso l'opportunita' del vaccino".
I pediatri della Societa' italiana di pediatria preventiva e
sociale consigliano di "vaccinare contro l'influenza stagionale
tutti i bambini, anche quelli non affetti da malattie croniche, a
partire dai 6 mesi d'eta' soprattutto se frequentano scuole e
asili nido, in quanto i vantaggi medici e socioeconomici della
vaccinazione sono maggiori dei potenziali rischi".
Tra i bambini sani, coloro che possono trarre particolare
beneficio dalla vaccinazione influenzale "sono i soggetti di eta'
compresa tra i 6 mesi e i 5 anni- sottolinea la professoressa
Susanna Esposito, segretaria della Sipps e responsabile del
gruppo di lavoro sull'influenza- Numerosi studi hanno evidenziato
come il rischio di ricovero, i cicli di terapia antibiotica
assunti e la frequenza di complicanze in corso di influenza siano
particolarmente elevati in questa fascia d'eta'".
In ultima analisi, conclude Esposito, "vanno considerati anche i
benefici socioeconomici che comporta la vaccinazione".
Il professor Giuseppe Di Mauro, presidente Sipps e delegato
delle societa' affiliate Sip, sostiene invece che "il virus
dell'influenza viene facilmente trasmesso a coloro che vivono
nello stesso ambiente, provocando una rapida diffusione della
malattia, che causa disagi nella comunita' e nella famiglia, come
l'aumento delle visite mediche e la perdita di giorni di scuola e
di lavoro". Fondamentale e' la prevenzione "per questo si
raccomanda di lavarsi bene le mani e curare l'igiene personale.
Infatti i microrganismi patogeni dell'influenza, conclude Di
Mauro, "persistono per quindici minuti sulle mani e per 48 ore
sulle superfici. Ad esempio, cio' significa che negli asili nido
un bambino influenzato, giocando puo' diffondere rapidamente il
virus ai suoi compagni e di conseguenza, alle loro famiglie".
(Wel/ Dire)