(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 15 nov. - Ogni settimana un
bambino in Italia muore per problemi di ostruzione o rigurgito.
Molti genitori non sono adeguatamente informati su come prevenire
la "morte in culla" (Sids) o su come intervenire in caso di
emergenza. E' quanto emerso questa mattina a Roma, durante la
conferenza stampa di presentazione del progetto "Sempre a pancia
in su. Per una nanna sicura", promosso dalla Croce rossa italiana
(Cri) di Roma e da Salvamamme in collaborazione con Happy Family
Onlus e con Cap Gemini.
Il progetto si articolera' nella distribuzione presso tutti i
reparti di neonatologia di Roma, grazie all'intervento del
Comitato femminile della Cri, di un "gemellino salvabebe'" con
indicate, in modo semplice e chiaro, le linee guida europee per
la prevenzione della cosiddetta "morte in culla" e le istruzioni
per eventuali interventi di disostruzione del neonato nelle
diverse lingue dalla scuola di lingue Berlitz. "Crediamo che
attraverso una azione di informazione capillare plurilingue-
commenta Marco Squicciarini, commissario provinciale della Cri di
Roma- si possa sensibilmente e tangibilmente ridurre questi
pericoli e salvare delle vite umane".
Grazia Passeri, presidente di Salvamamme, l'associazione che
da anni assiste mamme e bambini, dichiara: "Purtroppo i neo
genitori vengono lasciati spesso soli, con poche informazioni. I
test effettuati in questi giorni sulla reale preparazione delle
neo mamme sono allarmanti. Questo progetto- aggiunge- insieme ai
corsi che costantemente Salvamamme e Cri promuovono, permettera'
di incidere e di salvare davvero la vita a tanti piccoli".
(Wel/ Dire)