(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 15 nov. - La paura di un
declino inesorabile dell'efficacia dei farmaci antibiotici e'
sempre piu' alta. Oggi una tecnologia che decontamina l'aria e le
superfici esposte ad una luce di una particolare lunghezza d'onda
nello spettro del visibile potrebbe risolvere almeno l'emergenza
negli ospedali e negli ambienti sanitari contro infezioni di
bacilli famacoresistenti come lo stafilococco aureo.
E di emergenza si tratta, se negli Usa si stima che almeno
100mila persone l'anno muoiono in ospedale a causa di batteri
resistenti agli antibiotici. La Societa' americana per le
malattie infettive ha chiesto alle aziende farmaceutiche di
trovare entro il 2020 dieci nuovi antibiotici per fermare quella
che l'Oms ha definito una delle tre piu' gravi minacce contro
l'umanita', anche pagando con le proprie tasche per le ricerche.
Gli studi clinici al Glasgow Royal Infirmary hanno dimostrato che
il sistema di luce ambientale chiamato HINS-light Environmental
Decontamination System prevede una riduzione significativamente
maggiore di batteri patogeni in ambiente ospedaliero che puo'
essere ottenuto solo mediante pulizia e disinfezione, facendo
compiere un enorme passo avanti agli ospedali per prevenire la
diffusione di infezioni.
Questa nuova tecnologia di decontaminazione e' stata scoperta e
sviluppata da un team multidisciplinare di esperti, il professor
Scott MacGregor, ingegnere elettrico, il professor John Anderson
e il dottor Michele Maclean, microbiologi e il professor Gerry
Woolsey, fisico.
La tecnologia utilizza una luce di colore viola, ma il team di
ricerca ha utilizzato una combinazione di tecnologie a LED per la
produzione di un sistema di illuminazione bianca calda che puo'
essere utilizzato insieme alla normale illuminazione ospedaliera.
(Wel/ Dire)