(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 15 nov. - E' italiano lo studio
che potrebbe rivoluzionare la lotta mondiale ad Hiv e Aids. Il
gruppo coordinato da Barbara Ensoli del Centro Nazionale AIDS
dell'Istituto Superiore di Sanita' (ISS), presieduto da Enrico
Garaci ha messo a punto un vaccino basato sulla proteina Tat di
HIV-1.
Riportati sulla rivista internazionale PLoS ONE, i risultati
evidenziano che il vaccino Tat, ''dopo essersi dimostrato sicuro
e capace di indurre risposte immuni specifiche (anticorpali e
cellulari) sia negli studi preclinici sia nei precedenti studi di
fase I sull'uomo, si rivela ora un promettente strumento per
migliorare le funzioni immunitarie in soggetti HIV positivi in
terapia antiretrovirale (HAART)''.
I primi risultati dello studio randomizzato di fase II a 48
settimane dalla prima vaccinazione, condotto in 87 pazienti in
terapia antiretrovirale (HAART), indicano che la vaccinazione con
la proteina Tat svolge un ruolo chiave, e fino ad ora inedito,
nel ridurre significativamente le alterazioni del sistema immune
indotte dall'infezione da HIV e che generalmente persistono anche
in corso di terapia HAART efficace. ''Inoltre - spiegano i
ricercatori -, dai risultati dell'analisi ad interim, sembra che
siano i pazienti piu' immunocompromessi a trarre maggiore
giovamento dalla vaccinazione''. Senza scendere ulteriormente nei
dettagli, segnaliamo che lo studio di fase II, attualmente in
corso in Italia in 11 centri clinici, sta proseguendo con un
ampliamento del numero di pazienti da arruolare da 128 a 160 e un
allargamento dei criteri di inclusione dello studio.
(Wel/ Dire)