PER INFORMARE SULLA REALE EFFICACIA DELLA TERAPIA CHELANTE.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 11 nov. - Migliorare la
qualita' di vita, controllando e riducendo i sintomi (anche
gravi) di pazienti affetti da patologie croniche degenerative e
invalidanti come, ad esempio, la Sclerosi Multipla (SM). E'
l'obiettivo della neonata Associazione di volontariato Kaos
(Chelante Alimentazione Ossigeno-Ozono Stile di vita), che si e'
da poco costituita a Torino. Attraverso l'informazione e la
testimonianza di molti pazienti con SM,Kaos intende far conoscere
la reale efficacia della terapia chelante e
l'ossigenozonoterapia, somministrate da oltre 15 anni a pazienti
affetti da SM che non hanno ottenuto benefici fisici e
psicologici con le terapie tradizionali.
Tali terapie vengono usate in molti Paesi da alcuni decenni per
la cura delle patologie vascolari."La tecnica ideata da Paolo
Zamboni,direttore del Centro malattie vascolari dell'Universita'
di Ferrara- si legge nella nota diffusa dall'Associazione - ha
dimostrato in modo inequivocabile la presenza di una importante
componente vascolare nella SM. Pertanto l'Associazione intende
promuovere la diffusione ed il perfezionamento del "metodo
Zamboni", l'ossigenozonoterapia e la terapia chelante: terapie
tra loro complementari nella cura della SM". Per sviluppare le
conoscenze sul microcircolo e sul metabolismo cerebrale e' stata
deliberata l'istituzione di una borsa di studio da 15.000 euro.
L'Associazione, che non ha scopi di lucro, intende inoltre
sensibilizzare gli operatori sanitari affinche' "applichino una
visione piu' olistica verso questi pazienti" riconoscendo loro le
cure con terapie complementari quali l'ossigeno-ozono e terapia
chelante, prive di effetti collaterali e dai costi decisamente
inferiori rispetto ai farmaci prodotti dalla farmacopea
ufficiale, prescritti solitamente dai medici specialisti di
riferimento. "La qualita' della vita - hanno sottolineato i
membri della Kaos - si misura nel confronto delle esperienze, del
vissuto di ciascun paziente al quale non bisogna precludere una
medicina piu' olistica". "
Il bene comune - prosegue la nota - e' piu' del semplice bene
economico, ed e' per questo che le Istituzioni dovrebbero
promuovere la giustizia in beni come le terapie complementari, a
cui sempre piu' medici si affidano ottenendone riscontri positivi
ma che lo Stato sembra ignorare".
Kaos poi chiede "liberta' di informazione e quindi liberta' di
scelta delle cure, ma anche liberta' dei medici che hanno il
diritto di sperimentare e vedere approvati metodi complementari
di cura, qualora la medicina ufficiale brancoli ancora nel buio,
oppure proponga cure troppo invasive e con gravi effetti
collaterali". In caso contrario, anche questi pazienti, per lo
piu' invalidi cronici ma con reali possibilit' di recupero
funzionale, rischierebbero di essere "bistrattati" o "dimenticati
solo perche' affetti da patologie croniche".
La riflessione proposta da Kaos riguarda, dunque,lo Stato e le
Istituzioni periferiche che, secondo quanto riportato dalla nota,
"non sono chiamati soltanto a prevenire o riparare le falle
create dal sistema, ma nella sanita' hanno il compito peculiare
di promuovere, migliorare e portare al massimo i risultati
prevedibili del settore sanitario.Un monitoraggio necessario -
conclude l'Associazione - perche' indichi le strutture piu'
idonee basate sui diritti umani e sul rispetto della dignita'
della persona".
(Wel/ Dire)