DROGA. PANDEMIA COCAINA, 14 MILIONI DI EUROPEI L'HANNO PROVATA
IN ITALIA LO HA FATTO IL 2,9% DEI GIOVANI ADULTI NELL'ULTIMO ANNO
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 11 nov. - I cambiamenti
nell'offerta e consumo di droga e l'emergere di un elevato numero
di nuove sostanze mettono alla prova, in misura crescente, i
modelli di controllo della droga in Europa. Lo afferma
l'Osservatorio europeo sulle droghe (Oedt) nella "Relazione
annuale 2010". Tra queste: tecniche sofisticate per lo spaccio di
cocaina, cambiamenti nel mercato degli stimolanti, diffusa
produzione domestica di cannabis e la continua comparsa di droghe
"legali" ("legal highs") ideate per sostituire le sostanze
controllate.
Cocaina: tecniche di spaccio sofisticate e crescenti
preoccupazioni per la salute. La Relazione dell'Oedt descrive le
tecniche sempre piu' sofisticate utilizzate per nascondere e
spacciare cocaina in Europa. Una di queste tecniche consiste
nell'introdurre la cocaina base o l'idrocloride (Hci) nei
materiali di trasporto (ad esempio, cera d'api, plastica,
tessuti, fertilizzante) prima dell'esportazione, per poi
procedere all'estrazione nei laboratori clandestini allestiti
entro i confini dell'Ue. Nel 2008 sono stati scoperti circa 25 di
tali laboratori di "estrazione secondaria" (in Spagna).
Una preoccupazione aggiuntiva sottolineata nella relazione e'
l'aumento dei decessi associati al consumo di cocaina.
Attualmente in Europa vengono segnalati circa mille decessi
correlati alla cocaina all'anno. Nel Regno Unito il numero di
certificati di decesso che citano la cocaina e' raddoppiato tra
il 2003 (161) e il 2008 (325). Nel 2008 circa 70 mila persone
hanno iniziato un trattamento per problemi legati al consumo di
cocaina (polvere e crack) in 27 paesi europei (circa il 17% di
tutti i nuovi pazienti che si sottopongono al trattamento delle
tossicodipendenze).
La cocaina venduta in Europa e' spesso mescolata con "sostanze da
taglio" (adulteranti) per aumentarne il valore di mercato. La
relazione dell'Oedt evidenzia l'aumento dell'utilizzo del
levamisolo come adulterante della cocaina negli Stati Uniti dove,
in base alle stime, il 70% della cocaina analizzata nel luglio
2009 era "tagliata" con tale sostanza. I dati disponibili presso
alcuni Stati membri dell'Ue indicano che una percentuale
significativa della cocaina sequestrata conteneva questo agente
da taglio.
Quasi 14 milioni di adulti europei (15-64 anni) hanno provato la
cocaina nella loro vita; circa 4 milioni l'hanno consumata
nell'ultimo anno. Il consumo di cocaina e' particolarmente
concentrato in alcuni paesi occidentali dell'Ue, dove i livelli
di consumo sono elevati. Nel resto d'Europa, il consumo rimane
contenuto. Per quanto riguarda i paesi con i livelli di
prevalenza piu' elevati (Danimarca, Irlanda, Spagna, Italia e
Regno Unito), le indagini mostrano che il consumo nell'ultimo
anno tra i giovani adulti (15-34 anni) va dal 2,9% (Italia) al
6,2% (Regno Unito) per il 2008. Nel Regno Unito e in Spagna, i
due paesi con la maggiore prevalenza, i dati oscillano; quelli
relativi al 2008 mostrano un aumento, mentre i dati preliminari
per il 2009 indicano un calo.
Nel 2008 in Europa sono stati effettuati, secondo le stime,
96.300 sequestri. Pur rimanendo contenuti nell'Europa centrale e
orientale, i sequestri sono piu' che raddoppiati in 10 paesi di
quest'area tra il 2003 (469 sequestri) e il 2008 (1.212). Cio'
suggerisce che il traffico e la disponibilita' di cocaina nella
regione siano in aumento.
La penisola iberica, specialmente la Spagna, e i Paesi Bassi, in
particolare la regione olandese, sembrano essere i punti di
accesso della cocaina contrabbandata in Europa. Francia, Italia e
Regno Unito sono citati frequentemente come paesi importanti di
transito o di destinazione. Nel 2008 il prezzo medio al dettaglio
della cocaina era compreso tra 50 e 70 euro per grammo nella
meta' dei 18 paesi dichiaranti. Prezzi inferiori sono stati
segnalati in Polonia e in Portogallo e superiori nella Repubblica
ceca, in Italia, in Lettonia e in Svezia.
Quanto ai reati, nel quinquennio 2003-2008 i reati riconducibili
alla cocaina sono aumentati in 17 paesi, mentre Bulgaria,
Germania, Italia e Austria segnalano una tendenza alla
diminuzione.
(Wel/ Dire)
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