VIA TRANSDERMICA ANCHE PER CELIACHE O INTOLLERANTI A LATTOSIO.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 8 nov. - Affidabilita'. E'
tutto cio' che la donna chiede alla contraccezione. Ma spesso non
sa che questo intimo rapporto di fiducia puo' essere in pericolo
a causa delle intolleranze alimentari, in particolare la
celiachia e l'intolleranza al lattosio. Questi disturbi, infatti,
oltre a portare a problemi fisici ricorrenti e a scelte obbligate
a tavola, condizionano la scelta dei farmaci e quindi anche del
contraccettivo. "Le intolleranze alimentari non vengono quasi mai
prese in considerazione nella scelta contraccettiva - spiega
Alessandra Graziottin, Direttore del Centro di ginecologia e
sessuologia medica dell'Ospedale San Raffaele Resnati di Milano -
e la donna continua serena ad assumere il proprio contraccettivo.
Trascurare questo genere di disturbi puo' pero' compromettere
l'efficacia dell'anticoncezionale e quindi mettere a rischio di
gravidanze indesiderate, fenomeni di spotting e irregolarita' del
ciclo mestruale".L'intolleranza alimentare non e' un problema di
scarsa rilevanza quando si parla di donne. Oggi, infatti, per la
celiachia, si riporta 1 caso ogni 100-150 italiani, di cui solo
una parte e' consapevole di avere questo problema. La malattia e'
2-3 volte piu' comune nelle donne e si stima che le italiane in
eta' fertile potenzialmente celiache siano 90.000-140.000.
Secondo studi recenti, i sintomi da intolleranza al lattosio sono
piu' frequentemente riferiti dalle donne e 5.600.000 e' la stima
italiana delle donne in eta' fertile potenzialmente
intolleranti.Tanto per la celiachia quanto per l'intolleranza al
lattosio, il primo approccio terapeutico consiste nel modificare
le proprie abitudini alimentari. Nel caso della celiachia,
infatti, occorre attenersi, per tutta la vita, a un'alimentazione
"gluten-free".Anche nel caso dell'intolleranza al lattosio
occorre fare attenzione alla dieta, che deve comportare, a
seconda della gravita' dell'intolleranza, la riduzione o
l'eliminazione di alimenti che contengono lattosio.
"In caso di celiachia, piu' tardi viene diagnosticata e trattata
la patologia, piu' l'assorbimento dei farmaci orali risulta
compromesso. Piu' e' rapido il transito intestinale, come
nell'intolleranza al lattosio, piu' l'assorbimento di questi
farmaci puo' risultare compromesso",precisa Graziottin. Anche gli
ormoni steroidei contenuti nel contraccettivo orale potrebbero
non essere assorbiti correttamente a causa dell'infiammazione
intestinale cronica, della sindrome da malassorbimento e degli
episodi frequenti di diarrea. Cio' potrebbe esporre la donna a un
rischio maggiore di irregolarita' del ciclo mestruale e di
gravidanze indesiderate.
"La donna con intolleranze alimentari - prosegue la ginecologa -
o che presenta disturbi gastroenterici frequenti deve
innanzitutto parlarne apertamente con il proprio ginecologo".
Spesso, pero', e' la donna a non far presente questo tipo di
problema al ginecologo, perche' ne sottovaluta l'importanza o non
sa di esserne affetta. In questi casi, secondo l'esperta,e'
necessario che il medico sia maggiormente consapevole delle
manifestazioni cliniche tipiche di queste intolleranze alimentari
e ponga alla donna le domande "giuste" per capire se ne soffre.
"Solo in questo modo - aggiunge Alessandra Graziottin - il medico
puo' indirizzarla verso un percorso diagnostico appropriato e
verso la scelta di un metodo contraccettivo che le garantisca la
maggiore affidabilita' possibile: un metodo che usi vie di
somministrazione alternative, quali la via vaginale e,
soprattutto, quella transdermica".
La via vaginale puo', pero', non essere la scelta migliore per
una donna alle prese con intolleranze alimentari, poiche' gia' di
per se' e' associata a una maggior frequenza di irritazioni
vaginali con perdite e a dolore durante il rapporto sessuale
(dispareunia).Inoltre, processi flogistici a livello intestinale
possono estendersi anche a livello vaginale e aumentare la
suscettibilita' alle vulvovaginiti da candida. "In questi casi -
consiglia ancora la ginecologa - il contraccettivo transdermico
puo' essere la soluzione migliore".
Il passaggio diretto cerotto-pelle-sangue, peculiare della via
transdermica, in cui gli ormoni vengono assorbiti saltando la via
intestinale,rende il cerotto il metodo contraccettivo affidabile
per la donna con intolleranze alimentari.Tutto cio' si aggiunge
ai benefici del cerotto gia' conosciuti: la garanzia di un
rilascio ormonale costante,l'assenza di variazioni di
peso/composizione corporea,l'assenza dell'effetto di primo
passaggio epatico, il miglioramento della compliance della donna
per riduzione della frequenza di somministrazione (1 volta a
settimana) e la garanzia contraccettiva di 48 ore in caso di
ritardo nella sostituzione del cerotto.
(Wel/ Dire)