(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 4 nov. - L'incontinenza
urinaria e' una condizione diffusa e, pur non essendo una
condizione letale, abbassa la qualita' della vita delle persone
che ne sono affette. La comunita' medica studia da tempo il
fenomeno, tuttavia, si registra una mancanza di dati sistematici
e certi anche per via delle molteplici tipologie di incontinenza
riconosciute. Dati epidemiologici riportano una prevalenza di
incontinenti del 20-50%, con una incidenza doppia nelle donne
rispetto agli uomini.
L'incontinenza urinaria e', dati alla mano, una condizione
prevalentemente femminile che ha risvolti importanti sulla sfera
economica e psico-sociale e causa di problemi psicologici,
occupazionali, relazionali, fisici e della sfera sessuale.
Un problema diffuso in Italia quanto nel resto d'Europa che ha
spinto l'Unione Europea a finanziare il progetto "OB.Surve:
Surveillance System - occurence of urinary incontinence in women
ad a consequance of innefficinet or inappropriate obstetric
care", che vede il coinvolgimento di Ulss20 di Verona
(coordinatore), Azienda ospedaliera Verona (responsabile
scientifico), ed i seguenti partner di progetto: Ausl Ferrara
(Italia), Beckenboden Zentrum Muenchen - Pelvic Floor Centre -
Urological Department (Germania), Szeged University (Ungheria),
Ljubliana Medical Centre (Slovenia), The Hope Project (Irlanda),
Karolinska Institutet (Svezia), Azienda Ospedaliero Universitaria
di Udine (Italia).
Il progetto si propone la realizzazione di un sistema di
sorveglianza che monitori gli eventi di incontinenza urinaria
nelle donne europee. Scopo finale e' proporre strategie,
politiche ed azioni tese a garantire la tutela della salute ed il
conseguente aumento della qualita' della vita della popolazione
femminile affetta da incontinenza urinaria come conseguenza di
cure ostetriche inefficienti o inappropriate.
(Wel/ Dire)