(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 4 nov. - Dopo quella di
Alzheimer, il Parkinson e' la malattia degenerativa del cervello
piu' diffusa, caratterizzata da tremori e progressiva difficolta'
nei movimenti. Nonostante l'evoluzione tecnologica, ad oggi la
sua diagnosi si basa principalmente sulla visita
medico-neurologica, effettuata quando ormai la malattia e' gia'
iniziata e mostra i suoi sintomi. Un recente studio
italo-francese, che sara' pubblicato a breve sulla rivista
scientifica 'Brain', lascia ora intravedere nuove possibilita'
diagnostiche per l'identificazione precoce di questa patologia.
La ricerca ha infatti evidenziato la possibilita' di distinguere
i soggetti che ne sono affetti da quelli sani grazie a un
particolare esame di risonanza magnetica, con oltre il 95% di
affidabilita'. Questo importante progresso e' stato reso
possibile dalla collaborazione italo-francese tra i ricercatori
dell'Irccs Fondazione Santa Lucia di Roma e dell'Inserm-Institut
national de la Sante' et de la Recherche Me'dicale di Tolosa.
I risultati dello studio - gia' disponibili on line - aprono
nuove e interessanti prospettive nella diagnosi e nell'evoluzione
nel tempo di questa patologia, soprattutto in considerazione del
costante invecchiamento della popolazione. Il Parkinson, che
colpisce a un'eta' media di 55 anni ed e' piu' comune sopra i 60
anni, presenta un tasso di incidenza che aumenta notevolmente con
l'eta': dai 20 casi su 100mila nella popolazione totale si passa
ai 120 casi su 100mila nella popolazione oltre i 70 anni. In
Italia la malattia colpisce all'incirca il 2% della popolazione
sopra i 65 anni.
Esaminando attraverso la risonanza magnetica (RMN) un gruppo di
52 individui (30 affetti da Parkinson e 22 sani), e' stata
individuata una combinazione di tre indici della composizione del
tessuto cerebrale (quantita' di ferro, integrita' e orientamento
delle componenti microscopiche) che e' risultata anomala nel
nucleo striato e nella sostanza nera dei soggetti affetti dalla
malattia. Le componenti microscopiche del tessuto cerebrale sono
rappresentate, oltre dai minerali come il ferro, dal movimento e
dalla direzione delle molecole dell'acqua: parametri in grado di
dare informazioni su come e' composta una particolare area o
struttura del cervello.
Il lavoro scientifico in Italia ha avuto il supporto del
ministero della Salute e fa parte del piu' ampio progetto di
studio denominato "Tecniche di imaging ed indicatori biologici di
progressione di malattia", relativo alla struttura ed al
funzionamento del cervello nelle malattie degenerative, come il
Parkinson e l'Alzheimer.
(Wel/ Dire)