SANITÀ. IL MINISTERO: ECCO I DISAVANZI DELLE REGIONI
FONDI FAS PER LAZIO, CALABRIA, MOLISE, CAMPANIA. MIGLIORA SICILIA
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 26 mar. - Calabria e Campania
circa 1 miliardo, Lazio 1,6 e Molise 110 milioni. Sono i
disavanzi riscontrati nella sanita' in parte coperti con risorse
regionali e che in parte saranno risanati con fondi per le aree
sottoutilizzate. Martedi' e mercoledi' scorsi, come informa una
nota del ministero della Salute, si e' tenuta al ministero
dell'Economia una verifica con le Regioni impegnate nei piani di
rientro, che sono potenzialmente interessate all'applicazione
della nuova normativa relativa all'utilizzo, "straordinariamente
concesso" a queste Regioni di fondi Fas per ripianare i disavanzi
di gestione 2009. Cosi' si evita il ricorso all'aumento
dell'Irpef e dell'Irap. La verifica ha riguardato le regioni
Calabria, Lazio, Molise e Campania mentre Sicilia e Sardegna sono
interessate solo alla verifica del loro Piano di rientro
2007-2009. "I risultati dettagliati di tali verifiche- si legge
nella nota- saranno resi disponibili nei prossimi giorni. In
attesa di tali risultanze il Ministero della salute ritiene di
dover evidenziare alcune linee di tendenza".
Analizzando le Regioni autorizzate a usare fondi Fas, si
osserva che la Calabria presenta per il 2009 un risultato
negativo di circa 120 milioni di euro che, tenendo conto del
ribaltamento su tale anno dei risultati negativi del 2006, 2007 e
2008, porta ad un complessivo disavanzo di circa 1.000 milioni di
euro. In questa situazione, "non essendo plausibile- osserva il
Ministero- l'ipotesi di rinvenire nel bilancio regionale altre
risorse, bisognera' ricorrere ai Fondi FAS per circa 1.000
milioni di euro per assicurare la necessaria copertura senza la
quale scatterebbe il forte inasprimento della fiscalita'
regionale aggiuntiva".
Per quanto attiene all'andamento del Piano di rientro della
Calabria, "si sono registrati ritardi, in particolare per la
riorganizzazione della rete ospedaliera e il controllo della
spesa farmaceutica e un'incompleta adozione dei provvedimenti
previsti alle relative scadenze, compresa la regolarizzazione di
alcune situazioni atipiche come quella della Fondazione Tommaso
Campanella".
Passando al Lazio, per il 2009 il risultato negativo e' di
circa 1.400 milioni di euro, che, sommato al trascinamento di una
perdita 2008 di circa 180 milioni, porta ad un totale di
disavanzo da coprire di circa 1.600 milioni di euro, che, dopo le
coperture straordinarie derivanti dalla fiscalita' aggiuntiva
regionale e dal fondo transitorio e da risorse regionali,
comporta un disavanzo di gestione 2009 di circa 420 milioni.
Anche qui "non essendo plausibile l'ipotesi di rinvenire nel
bilancio regionale altre risorse, bisognera' ricorrere ai Fondi
FAS per circa 420 milioni di euro". Sull verifica di attuazione
del piano di rientro "e' emerso che la gestione commissariale
governativa ha messo in essere una serie di positive iniziative
che ha portato ad una migliorata capacita' di gestione del
complesso servizio sanitario regionale. Grazie a questa gestione
e' stato possibile erogare una quota di 70 milioni di euro (pari
a circa il 10% del totale erogabile). Rimangono tuttavia da
affrontare- osserva il dicastero- i principali nodi strutturali
che riguardano protocolli d'Intesa con le Universita', la mancata
contrattualizzazione delle prestazioni e delle funzioni erogate
dagli ospedali classificati e dagli IRCCS privati, la
riorganizzazione della rete ospedaliera, il ritardo che si
registra nel processo di accreditamento definitivo".
Il Molise presenta un risultato di gestione negativo al IV
trimestre di circa 80 milioni di euro, che sommato al
trascinamento del 2008 di circa 30 milioni, porta ad un totale di
circa 110 milioni che, dopo le coperture straordinarie derivanti
dalla fiscalita' aggiuntiva regionale e dal fondo transitorio,
comporta un disavanzo di gestione 2009 di circa 67 milioni di
euro. "Non essendo plausibile- spiega la nota anche in questo
caso- l'ipotesi di rinvenire nel bilancio regionale altre
risorse, bisognera' ricorrere ai Fondi Fas per circa 67
milioni". Sul PdR e' emerso che la Regione "non risulta aver
adottato i provvedimenti di risanamento del SSR, in particolare
per la mancata adozione dell'atto aziendale, la mancata
riorganizzazione della rete ospedaliera e territoriale, per la
gestione dei rapporti con l'IRCCS Neuromed e Cattolica, per la
riorganizzazione della rete laboratoristica".
Campania: disavanzo 2009 di circa 770 milioni, che sommato al
trascinamento di una perdita 2008 di circa 223 milioni, porta ad
un totale di circa 1.000 milioni che, dopo le coperture
straordinarie derivanti dalla fiscalita' aggiuntiva regionale e
dal fondo transitorio, comporta un disavanzo di gestione 2009 di
circa 500 milioni di euro, che saranno coperti con i Fas. Per
quanto attiene il Piano di rientro, si e' registrata "la conferma
dei ritardi che hanno portato al commissariamento della Regione:
si registrano ritardi nella riorganizzazione della rete
ospedaliera, della rete laboratoristica, della rete territoriale,
nella stesura dei protocolli d'intesa con le universita'. Una
cospicua serie di provvedimenti adottati dalla gestione
commissariale nei mesi di febbraio e marzo non sono ritenuti
valutabili in questa sessione in quanto trasmessi solo poche ore
prima della riunione di verifica".
Infine, la verifica dei piani di Sicilia e Sardegna. La prima
nel 2009 presenta un avanzo di gestione di circa 26 milioni di
euro. L'esito della verifica e' risultato "parzialmente positivo
relativamente alle scadenze del 31 luglio e del 30 settembre".
Cio' ha consentito di prospettare la erogabilita' di 445 milioni
di quote premiali, mentre restano da erogare circa 500 milioni
per la complessiva verifica di attuazione del PdR. "Si e'
convenuto che la Regione ha messo in essere vari provvedimenti
per il risanamento (in particolare per la riorganizzazione della
rete ospedaliera, per il potenziamento della risposta
territoriale e per la riorganizzazione del sistema 118). Tali
interventi per quanto giudicati efficaci nella loro impostazione,
sono ancora solo molto parzialmente realizzati. Pertanto il PdR
non puo' considerarsi pienamente attuato". La Regione ha chiesto,
grazie ad una apposita norma legislativa nazionale da emanarsi,
di poter prorogare i tempi di completamento del PdR "mettendo in
evidenza che lo stesso e' partito con un anno e mezzo di ritardo
dalla formalizzazione dell'Accordo, solo dopo l'insediamento
della nuova Giunta".
Infine la verifica annuale sulla Sardegna "ha dato esito
negativo. Tavolo e Comitato hanno valutato che la Regione dopo
aver presentato a consuntivo 2008 un disavanzo non coperto di
circa 75 milioni, ha presentato al IV trimestre un disavanzo non
coperto di circa 225 milioni di euro per il 2009. La Regione ha
comunicato di aver disposto una adeguata manovra di bilancio per
assicurare la necessaria copertura, ma la Regione "non risulta
aver adottato i provvedimenti di risanamento del SSR, in
particolare per la riorganizzazione della rete ospedaliera e
territoriale, acquisto di beni e servizi". Pertanto la verifica
di questa sessione, che e' l'ultima, "non e' stata positiva. La
Regione per poter accedere all'ulteriore tranche dei
finanziamenti non erogato dovrebbe, entro la fine del 2010,
promuovere il risanamento del SSR in quei settori da
razionalizzare, come la rete ospedaliera e territoriale,
l'acquisto di beni e servizi e di prestazioni da privato, la
spesa farmaceutici".
(Wel/ Dire)
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