LUNGO EXCURSUS SU APPLICAZIONE LEGGI E ACCORDI IN MATERIA
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 23 mar. - Il Commissario ad
acta, Elio Guzzanti, ha inviato oggi al ministro per la Sanita',
Ferruccio Fazio, una reazione puntuale sulle vicende relative
alle spese sui farmaci evidenziate dal rapporto della Guardia di
Finanza. Lo comunica, in una nota, l'ufficio stampa della Regione
Lazio.
Scrive Guzzanti: "L'articolo 8 della legge 405/2001 prevede:
1) Le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano,
anche con provvedimenti amministrativi, hanno facolta' di: a)
stipulare accordi con le associazioni sindacali delle farmacie
convenzionate, pubbliche e private, per consentire agli assistiti
di rifornirsi delle categorie di medicinali che richiedono un
controllo ricorrente del paziente anche presso le farmacie
predette con le medesime modalita' previste per la distribuzione
attraverso le strutture aziendali del Servizio sanitario
nazionale, da definirsi in sede di convenzione;
b) assicurare l'erogazione diretta da parte delle aziende
sanitarie dei medicinali necessari al trattamento dei pazienti in
assistenza domiciliare, residenziale e semiresidenziale;
c) disporre, al fine di garantire la continuita' assistenziale,
che la struttura pubblica fornisca direttamente i farmaci,
limitatamente al primo ciclo terapeutico completo, sulla base di
direttive regionali, per il periodo immediatamente successivo
alla dimissione dal ricovero ospedaliero o alla visita
specialistica ambulatoriale".
"E delega alle Regioni l'individuazione delle modalita'
operative per l'attuazione della norma- continua Guzzanti- Tale
normativa non individua alcuna modalita' relativamente ai prezzi
di cessione al Ssn. La Regione Lazio dal 2001, data di entrata in
vigore della legge, al primo semestre 2006, non ha adottato
provvedimenti per ottemperare a quanto disposto dalla legge
succitata".
"Con DGR 425 del 14 luglio 2006 e' stata regolamentata in
modo uniforme, su tutto il territorio regionale, con un accordo
con le associazioni delle farmacie convenzionate, la
distribuzione di un elenco di farmaci del Pht, suddividendoli in
due liste, una della distribuzione diretta a cui e' stata data
esecutivita' immediata e una della distribuzione per conto-
prosegue la nota- La modalita' operativa Dpc e' andata a regime
il 4 dicembre 2006, in quanto e' stato fondamentale rendere
operativo lo strumento di monitoraggio e verifica on-line che
consentisse di effettuare un controllo in tempo reale su tutta
la filiera del farmaco (grossisti, farmacie, medici
prescrittori). L'elenco del Pht contiene alcuni farmaci il cui
prezzo massimo di cessione al Ssn e' definito dall'Aifa e prevede
uno prezzo ex-factory pari al 66,65% del prezzo al pubblico anche
per le strutture pubbliche (e non del 50 % come indicato). Tale
modifica ( dal 50% al 66,65%) dello sconto sul prezzo al pubblico
e' intervenuta sin dalla delibera CIPE del 1.2.2001 che ha
introdotto la modalita' di contrattazione del prezzo dei farmaci.
Lo sconto del 50% ex D.L 264/74 convertito in legge 386/74
permane per una fascia residuale di farmaci, gia' introdotti in
commercio con procedura nazionale. La lista di farmaci in
distribuzione diretta comprendeva anche i farmaci per la cura
dell'emofilia che nella Regione Lazio hanno sempre assorbito una
quota importante di spesa per i farmaci di fascia A".
"Con sentenza del Consiglio di Stato n° 2677 del 22 maggio
2007- va avanti Guzzanti- tale modalita' esclusiva di
distribuzione e' stata sospesa e i farmaci per la cura
dell'emofilia sono rientrati tra quelli a duplice via di
distribuzione. Questa sentenza ha fatto si' che i fattori della
coagulazione nell'anno 2008 tornassero in modo pressoche'
completo in distribuzione attraverso le farmacie convenzionate,
portando ad un notevole incremento della spesa come indicato
nella tabella sottostante".
La Regione Lazio stipulando il nuovo Accordo, Decreto del
Commissario ad Acta U002 del 14.01.2009, ha inserito in De'c
anche i farmaci antiemofilici, con una remunerazione alle
farmacie, pari al 5% del prezzo al pubblico (anziche' del 14,35).
È interessante evidenziare la differenza di compenso (alia quota
di spettanza) che compete alla filiera distributiva e quello
riconosciuto da questa Regione con il decreto commissariale del
14.01.2009. Nel 2009 il risparmio solo per questa classe di
farmaci, con la modalita' distributiva DPC, e' stato di circa 15
milioni di euro comprensivo della remunerazione alle farmacie. Il
nuovo accordo ha, inoltre, rimodulato la provvigione alle
farmacie, e, l'effetto congiunto, inserimento nuovi farmaci e
cambio remunerazione, ha prodotto un risparmio per l'anno 2009 di
circa 64.191.000. La Regione Lazio pur avendo iniziato soltanto
nel 2006 l'applicazione della L.405/2001 con continuita', sta
implementando gli elenchi".
"Va, comunque, tenuto conto che la Dpc e' legata alla
disponibilita' della filiera distributiva, alla stipula di
accordi che- conclude la nota- comunque, riducono le loro
spettanze e la Regione Lazio negli ultimi tempi ha ottenuto
condizioni notevolmente favorevoli. Peraltro, una
generalizzazione della distribuzione presso le strutture
ospedaliere, va valutata anche in relazione alla accessibilita'
per i cittadini e a conseguenti costi sociali. Infine si
evidenzia un grossolano errore, riportato sulla stampa, circa il
costo unitario del controllo delle ricette a carico della Regione
che e' pari a Ç 0,15 e non Ç 93,85 (calcolato sul dato 2009)".
(Wel/ Dire)