(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 23 mar. - Un nuovo tassello si
e' aggiunto nella conoscenza clinica della malaria, la malattia
che provoca 2 milioni di morti l'anno nel mondo, la meta' dei
quali bimbi sotto i 5 anni, soprattutto nelle regioni dell'Africa
subsahariana. Il gruppo di ricercatori coordinati da David
Modiano del dipartimento di Scienze di sanita' pubblica
dell'universita' Sapienza di Roma ha scoperto, infatti,
attraverso esperimenti condotti in Burkina Faso (area nella quale
la malaria e' endemica) che alcuni fattori genetici protettivi
nei confronti della malaria provocano una maggiore
trasmissibilita' del parassita dall'uomo alla zanzara. Lo studio
e' stato pubblicato sulla rivista Nature Genetics.
Ricerche iniziate negli Anni 90 avevano dimostrato che una
mutazione dell'emoglobina, nota come emoglobina C, presente solo
in Africa occidentale, conferisce una evidente resistenza alla
malattia. Ora e' stato dimostrato che la variabilita' genetica
oltre ad influire sulla resistenza/suscettibilita' alle malattie
infettive, quali la malaria, influenza anche le dinamiche di
trasmissione.
In particolare, inchieste malariologiche condotte su 3.700
individui ed esperimenti di trasmissione in vivo ed ex vivo su 60
bambini e 6.446 zanzare, hanno evidenziato come le emoglobine C
ed S siano associate a un incremento di circa tre volte
dell'efficienza di trasmissione del parassita dall'uomo alla
zanzara.
Questo significa che se la mutazione genica rappresenta una
sorta di protezione per l'uomo che ne e' portatore, che dunque si
ammala meno di malaria, dall'altra rende lo stesso piu'
pericoloso perche' in grado di trasmettere molto piu'
efficacemente il parassita alla zanzara.La scoperta apre
ulteriori scenari nella individuazione e messa a punto di nuove
strategie di controllo della diffusione della malattia che
coinvolgono diversi ambiti scientifici dall'epidemiologia alla
genetica umana, dalla parassitologia all'entomologia.
Il progetto, finanziato da EU, FP6, BioMalPar Network of
Excellence e dall'Istituto Pasteur-Fondazione Cenci Bolognetti,
e' stato realizzato dai ricercatori della Sapienza in
collaborazione con l'Institut de Recherches en Sciences de la
Sante' e l'ospedale Saint-Camille del Burkina Faso e con
l'Institut de Recherche pour le De'veloppement Francese.
(Wel/ Dire)