CURE PALLIATIVE. LEGGE 'BUONA', SFIDA SU APPLICAZIONE E RISORSE
TOMASSINI A MARINO: RISORSE POCHE, FACCIAMO BATTAGLIA INSIEME
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 16 mar. - Una legge che da
tutte le parti politiche e' valutata come "buona", ora e'
chiamata alla prova decisiva dell'applicazione e condizionata
dalle poche risorse. E' quanto emerge dal convegno 'Prospettive e
impatto delle nuove cure palliative' promosso alla Biblioteca del
Senato dall'Associazione parlamentare per la tutela e la
promozione del diritto alla prevenzione, con il patrocinio del
Ministero della Salute e del Senato. Il presidente della
commissione Sanita' di palazzo Madama, Antonio Tomassini, parla
dell'ok alla legge come di una "pagina di buona politica" e poi,
rivolto a Ignazio Marino (Pd), osserva: "E' vero, e' una legge
non finanziatissima, ma meglio un piuttosto che niente, faremo
insieme un'altra battaglia insieme".
Al seminario arriva anche un messaggio del presidente Renato
Schifani che parla di "legge fondamentale per garantire ai tanti
che necessitano di cure il rispetto della dignita' e
dell'autonomia della persona umana, l'equita' nell'accesso, la
qualita' delle cure". La nuova legge "e' frutto di un si'
bipartisan- segnala in un messaggio Carlo Giovanardi,
sottosegretario alla Presidenza del Consiglio- segno che su
alcune questioni il Parlamento non e' affatto un'istituzione
lontana dai problemi reali e dai bisogni delle persone".
Il presidente della commissione Affari sociali, Giuseppe
Palumbo osserva che il finanziamento e' di "50 milioni all'anno
per tre anni come minimo: non sono cifre enormi- ammette- ma e'
qualcosa su cui iniziare a lavorare". Palumbo poi spera che
l'approvazione bipartisan delle nuove norme sulla terapia del
dolore sia "propedeutico all'approvazione del testamento
biologico", i cui esame riprendera' in commissione a Montecitorio
dopo le regionali.
Marino sintetizza: "I principi ci sono, non ci sono i soldi".
Il presidente della Commissione d'inchiesta sul Servizio
Sanitario nazionale, punta il dito sulle risorse previste per il
progetto 'Ospedale-territorio senza dolore': "Ci sono 1,4 milione
di euro per il 2010- nota Marino- 1 milione per il 2011 e 1
milione per il 2012, poi stop. Risorse insufficienti, se
paragonate a quelle stanziate dagli altri Paesi" come la Germania
dove, per lo stesso progetto, "sono previsti 240 milioni di euro,
una differenza significativa".
Anche per il monitoraggio la cifra, continua il senatore Pd, di
150 mila euro "non basta neanche per il sistema informatico,
senza contare il pagamento delle persone che ci dovranno
lavorare".
Marino affronta poi il tema delle malattie incurabili nei
bambini: "In Italia sono 11 mila i casi, di questi il 10% muore
ogni anno". Un problema che ha anche un risvolto economico:
"Questi bambini trascorrono mediamente 150 giorni in ospedale
ogni anno, per un totale di un milione e 600 mila ricoveri
ordinari e 580 mila giornate di ricovero in terapia intensiva,
con un costo totale che ammonta a 660 milioni di euro. Con una
rete di terapia del dolore- fa notare- il costo sarebbe inferiore
ai 100 milioni, con un risparmio quindi di oltre 500 milioni di
euro all'anno". Marino infine propone che si assuma un'iniziativa
per creare delle 'Family house', appartamenti a disposizione dei
familiari dei bambini costretti al ricovero" anche per arginare
il fenomeno delle famiglie che si disgregano, che interessa il
30% di quelle che hanno un figlio con malattia non curabile.
(Wel/ Dire)
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