(DIRE - Notiziario Minori) Parma, 12 mar. - Allarme inquinamento
nelle aule scolastiche italiane. I pericoli si chiamano PM10 e
formaldeide (un gas emesso dagli arredi interni) presenti in
concentrazioni maggiori in classe rispetto all'aria aperta con
rischi di asma e allergie. E' la conclusione a cui e' arrivato lo
studio "Qualita' dell'aria nelle scuole, un dovere di tutti, un
diritto dei bambini'', promosso dal ministero dell'Ambiente in
collaborazione con il Rec (Regional Enviironmetal Center) di
Budapest e presentato alla quinta conferenza ministeriale
ambiente e salute in corso a Parma.
Tredici le scuole italiane monitorate in sei regioni
(Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Lazio, Sicilia e Sardegna)
con circa mille alunni coinvolti. Gli edifici scolastici
risultano piuttosto anziani: circa il 50% e' stato costruito
prima del 1960, mentre i valori di Pm10 sono sempre superiori
all'interno della scuola per il cumularsi delle polveri sottili
esterne derivanti dal traffico a quelle generate all'interno,
come il gesso delle lavagne.
Lo studio ha anche analizzato la salute dei bambini,
evidenziando la percentuale maggiore di casi di tosse frequente
tra i bambini delle scuole dell'Emilia Romagna e del Lazio.
Nello specifico i dati indicano un aumento delle malattie
allergiche e dell'asma: il 27,6% degli alunni esaminati soffre
infatti di rinite, il 21,9% di tosse, il 19,9% di allergie, il
10,4% di asma. Lo studio indica quindi alcune soluzioni: utilizzo
di piante mangia-veleni, che riescono a rimuovere lo sostanze
tossiche dall'aria, come ad esempio la felce e il ficus benjamin
che rimuovono da 12 a 20 microgrammi l'ora di formaldeide.
(Wel/ Dire)