SANITÀ. MENO DIRITTI, PIÙ COSTI: L'ITALIA DEI MALATI CRONICI
RAPPORTO CITTADINANZATTIVA: "DIAGNOSI TARDIVE, POCA ASSISTENZA"
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 12 mar. - "Diagnosi tardive,
assistenza territoriale carente, accesso ai farmaci difficoltoso
e difforme sul territorio nazionale, costi privati in crescita".
Il paziente cronico "paga il conto dei Piani di rientro e dei
tagli al budget in molte Asl e si ritrova con una assistenza a
pezzi". E i costi sostenuti privatamente "crescono": in media,
all'anno quasi 2.500 euro per l'acquisto di farmaci necessari e
non rimborsati, altri 1.600 per l'acquisto di protesi e ausili,
circa 850 euro per visite ed esami per tenere sotto controllo la
malattia. E ancora: 1.800 euro l'anno per chi necessita di
assistenza psicologica e 9.400 euro per la badante. E' un quadro
davvero preoccupante quello che emerge dal IX Rapporto sulle
politiche della cronicita', dal titolo 'Malattie croniche e
diritti: zona ad accesso limitato', presentato a Roma dal
Coordinamento nazionale delle associazioni dei malati cronici
(CnAmc) di Cittadinanzattiva. Un'indagine che nasce dal
contributo di 48 fra le oltre 80 organizzazioni di persone
affette da patologie croniche e rare aderenti al CnAmc di
Cittadinanzattiva.
Quest'anno si e' scelto di seguire il percorso
diagnostico-terapeutico delle persone affette da tali patologie,
dal momento della diagnosi a quella dei ricoveri in ospedale,
all'assistenza sul territorio, all'accesso ai farmaci, per capire
quanto il servizio sanitario soddisfi le esigenze di salute dei
cittadini e quali sono le principali criticita' riscontrate.
Il rapporto fornisce anche alcuni dati sulla presenza di malati
cronici in Italia. Secondo i dati 2009 dell'Istat, infatti, "il
38,8% dei residenti nel nostro Paese e' affetto da almeno una
patologia cronica", fra le quali le piu' diffuse sono:
l'artrosi/artrite (17,8%); l'ipertensione (15,8%); le malattie
allergiche (10,2%); l'osteoporosi (7,3%); la bronchite cronica e
l'asma bronchiale (6,2%); il diabete (4,8%).
Per quanto riguarda le malattie rare, nei 25 paesi dell'Unione
Europea circa 30 milioni di persone soffrono di una malattia
rara. In Italia hanno ottenuto un formale riconoscimento
normativo 47 gruppi di patologie, per un totale di 284 malattie.
Ma, ricorda il CnAmc, "all'appello mancano ancora malattie come
la Bpco (broncopneumopatia cronica ostruttiva) e l'osteoporosi,
che non hanno ancora ottenuto un riconoscimento formale dal parte
del ministero e i cui costi, dunque, gravano tutti sui cittadini".
(Wel/ Dire)
|