(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 9 mar. - E' buona l'attenzione
per la qualita' della vita del paziente oncologico grazie con le
cure domiciliari e la terapia del dolore, ma ancora qualche
difficolta' nell'accesso ad alcune apparecchiature avanzate,
prima fra tutte la radioterapia. Lo segnala il "Libro bianco"
dell'Aiom, l'Associazione italiana di oncologia medica,
presentato il 3 marzo a Roma. Secondo i numeri del rapporto,
l'87% delle oncologie italiane ha un servizio di assistenza
domiciliare.
Risulta inoltre che un'oncologia del Nord tratta a casa in
media 200 pazienti, 148 al Sud-Isole, 118 al Centro. Dal 2001, i
servizi riabilitativi, passati dal 4,6% al 41,7% odierno, e
quelli per i malati terminali hanno compiuto i progressi
maggiori: le strutture per terapie anti-dolore sono
quadruplicate, arrivando all'80% dei casi nel 2009. Una nota
dolente e' rappresentata dalle radioterapie, assenti nel 40%
delle strutture, mentre va meglio ad altre apparecchiature
diagnostiche e di cura. Da questa edizione il libro bianco e'
stato affiancato dalle Linee Guida su 22 diverse terapie e dalla
Carta dei Servizi, un vero e proprio elenco dell'assistenza
regione per regione
(Wel/ Dire)