(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 5 mar. - Nuove operazioni dei
carabinieri dei Nas dislocati in tutto il territorio nazionale,
nel comparto della sicurezza alimentare. In provincia di Brescia
ispettori di quel Nucleo, al termine di un'ispezione effettuata
presso un supermercato di grandi dimensioni, hanno sottoposto a
sequestro circa otto tonnellate di farina in sacchi, pronta per
essere utilizzata dall'esercizio per la preparazione di pizze e
prodotti da forno. Il provvedimento si e' reso necessario in
quanto i sacchi, alcuni dei quali aperti, erano stoccati
all'esterno dell'attivita', malamente coperti da un tendone che
non impediva pero' l'esposizione agli agenti atmosferici ne' ad
insetti e roditori. Denunciato il titolare dell'esercizio, mentre
la farina sequestrata verra' avviata alla distruzione.
È stata invece un'azienda di torrefazione lucana ad essere
stata oggetto di un'ispezione da parte dei Nas di Potenza, che
hanno scoperto che l'attivita' veniva svolta pur in assenza di
qualsivoglia provvedimento autorizzativo, senza averne data
comunicazione alla competente Autorita' sanitaria e senza aver
attivato un programma di autocontrollo, procedura che la
normativa prevede come obbligatoria al fine di verificare la
sicurezza del caffe' preparato e commercializzato dall'azienda.
Immediato e' scattato il sequestro dell'intero insediamento
produttivo, nonche' delle sei tonnellate di caffe' crudo in
lavorazione e di quattro quintali di zucchero ivi detenuti.
Il Nas di Pescara, nell'ambito di un controllo effettuato presso
una ditta dedita alla produzione e lavorazione carni, con annessa
rivendita, ubicata in provincia de L'Aquila, ha sequestrato
cinque quintali di insaccati di carne suina poiche' sprovvista di
documentazione riguardante la rintracciabilita' e posta in
vendita senza alcuna indicazione. Inoltre, uno dei laboratori
della ditta, in cui si produceva la cosiddetta "porchetta", e'
stato chiuso poiche' versava in carenti condizioni
igienico-sanitarie e strutturali.
Il Nas Carabinieri di Cosenza ha invece effettuato una serie
di attivita' di contrasto nel comparto agrumario, disponendo la
chiusura immediata di ben quattro depositi ortofrutticoli, tutti
ubicati nella provincia cosentina, per gravi irregolarita'
igieniche, strutturali e documentali. In una di tali attivita'
sono state vincolate anche ben dieci tonnellate di agrumi,
conservati all'interno di locali versanti in pessime condizioni
sanitarie e totalmente abusivi dal punto di vista autorizzativo.
(Wel/ Dire)