(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 2 mar. - "Otto mesi di attesa
per una visita oftalmica sono parsi troppi ad una psicologa della
Capitale, che si e' rivolta al Codacons per ottenere giustizia.
L'associazione ha cosi' deciso di presentare la prima azione
legale contro il servizio sanitario nazionale per danni da liste
d'attesa eccessive". Lo comunica, in una nota, il Codacons.
"La legge infatti stabilisce i tempi massimi delle prestazioni
sanitarie, fissati in 30 giorni per le visite specialistiche e 60
per la diagnostica strumentale- spiega il Codacons- Nel caso in
questione, invece, l'appuntamento per una visita oftalmica e'
stato fissato ben 8 mesi dopo la richiesta, violando le
disposizioni vigenti. La psicologa, vista l'urgenza della
prestazione, e' stata costretta a rivolgersi ad uno studio medico
privato, sostenendo una maggiore spesa di cui ora chiede il
rimborso al servizio sanitario nazionale. Da qui la causa di
risarcimento avviata attraverso il Codacons dinanzi al Giudice di
Pace di Roma a cui si chiede, tra l'altro, di ordinare alle
strutture sanitarie il rispetto dei tempi massimi stabiliti dalla
legge 431 del 2006".
(Wel/ Dire)