UN MATERIALE COMPOSITO PUÒ SOSTITUIRE IL TESSUTO OSSEO.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 2 mar. - L'Imcb-Cnr di Napoli e
Finceramica, spin-off dell'Istec-Cnr di Faenza, hanno brevettato
un materiale composito iniettabile, utilizzabile per il
trattamento delle fratture e delle patologie del sistema
scheletrico. Perfezionato dall'Istituto per i materiali compositi
e biomedici del Consiglio nazionale delle ricerche (Imcb-Cnr) di
Napoli un nuovo materiale composito, utilizzabile come sostituto
osseo per il trattamento delle fratture da traumi e delle
patologie del sistema scheletrico, dalla perdita di sostanza
ossea all'osteoporosi.
Il brevetto e' stato depositato con Finceramica Faenza S.p.a.,
societa' nata come spin-off dall'Istituto della scienza e
tecnologia dei materiali ceramici del Cnr (Istec-Cnr) di Faenza,
che si occupera' del potenziale sfruttamento industriale. "Il
dispositivo, costituito da un polimero sintetico e materiale
bioceramico riassorbibile- spiega Luigi Ambrosio dell'Imcb-Cnr di
Napoli- e' iniettabile mediante tecniche chirurgiche o vie
d'accesso anatomiche mini invasive. La solidificazione avviene in
pochi minuti, compatibilmente con i tempi della chirurgia,
colmando il difetto osseo e stimolando la rigenerazione. Una
volta riassorbito, infatti, il materiale promuove il processo di
rigenerazione del tessuto osseo riparando cosi' fratture che
presentano tempi lunghi di recupero o riempiendo cavita' dovute a
interventi chirurgici particolarmente demolitivi". Inoltre, "tale
materiale si differenzia dagli attuali cementi ossei perche'
fornisce migliori proprieta' meccaniche ed evita lo sviluppo di
calore durante la fase di indurimento e i conseguenti danni ai
tessuti circostanti". Il campo di riguarda tutte le patologie che
coinvolgono il sistema scheletrico: dalle piu' comuni legate al
fattore eta', quali osteoporosi, artrosi e artriti, alle piu'
gravi, quali sarcomi e cisti ossee. Il brevetto dalle
sperimentazioni pre-cliniche su soggetti umani
all'industrializzazione.
(Wel/ Dire)