SALUTE. TREVISO, VIA A CAMPAGNA CONTRO ALCOL IN GRAVIDANZA
"MAMMA BEVE, BIMBO BEVE" LO SLOGAN
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 25 mag. - Parte dall'Ulss 9 di
Treviso la campagna di prevenzione contro l'alcol in gravidanza
dal titolo "Mamma beve, bimbo beve". Un messaggio volutamente
forte per contrastare un fenomeno che in Italia riguarda circa il
60% delle donne in gravidanza. Nata grazie al sostegno del centro
medico "Salute e Cultura" e dell'agenzia di comunicazione
"Fabrica", l'iniziativa rientra in un progetto piu' ampio,
"Kambio Marcia - In attesa cambia", realizzato dal Servizio di
Alcologia del dipartimento per le Dipendenze, in collaborazione
con l'Universita' degli Studi di Trieste. La campagna prevede la
diffusione di un messaggio di comunicazione che sia visibile dai
mezzi pubblici (in primis gli autobus), nei ristoranti e negli
esercizi commerciali. "Avere un figlio - sottolinea il direttore
generale dell'Ulss 9, Claudio Dario - rappresenta uno dei momenti
piu' importanti della vita ed e' quindi fondamentale che le
future mamme e le loro famiglie sappiano come affrontare questa
tappa evitando rischi e comportamenti che possano compromettere
la salute della madre e del nascituro. Per questa ragione abbiamo
scommesso su una strategia di prevenzione originale e innovativa
non solo dal punto dell'impatto mediatico, ma partendo dall'idea
che la tutela della gravidanza non puo' prescindere dalla
sensibilizzazione dei referenti per la salute e delle future
generazioni di genitori".
A livello scientifico non e' ancora stata individuata una
quantita' di alcol sicura per la gravidanza, cioe' priva di
effetti negativi. Si stima che in Europa circa 1 bambino su 100
(fonte Eurocare) possa avere problemi legati al consumo di alcol
da parte della madre. L'insieme dei danni che l'alcol puo'
causare e' definito Disturbo dello spettro fetale alcolico (Fasd)
che descrive una serie di effetti negativi fisici, psichici e
mentali, piu' o meno gravi. La forma piu' severa e' la Sindrome
alcol fetale (Fas), una patologia caratterizzata da malformazioni
e ritardo di crescita del bambino, che rappresenta la prima causa
di disabilita' cognitiva non genetica nel mondo occidentale.
(Wel/ Dire)
|