(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 21 mag. - Ogni paese dovra'
avere una autorita' competente responsabile degli standard di
qualita' e sicurezza degli organi umani destinati al trapianto.
Gli Stati membri dell'Ue potranno prevedere meccanismi piu'
facili per lo scambio di organi. Sono due dei punti cardine della
proposta di direttiva approvata dal Parlamento Ue sulla donazione
e i trapianti di organi. Ma i deputati hanno anche esortato gli
Stati membri a prevedere l'inclusione della volonta' di donazione
nei documenti principali dei cittadini e di consentire l'adesione
on line al registro dei donatori. Lo scopo e' far aumentare le
donazioni. Il trapianto di organi, infatti, in certi casi,
rappresenta la sola cura possibile. Ma oggi i tempi di attesa
sono lunghi (sono circa 60.000 pazienti in lista d'attesa
nell'Unione) e ogni giorno 12 persone muoiono in attesa di
ricevere la donazione. Per questo l'europarlamento ha varato una
serie di nuove regole per facilitare la donazione di organi, il
trapianto e lo scambio fra Stati membri.
Un primo passo importante per facilitare la donazione d'organi
sara' la designazione, in ogni Stato membro, di un'autorita'
competente, responsabile per gli standard di qualita' e sicurezza
degli organi umani destinati al trapianto. Questa autorita' avra'
il compito di stabilire le norme da rispettare in tutti gli stadi
del procedimento, dalla donazione al trapianto, sulla base dei
criteri approvati a livello europeo. Gli Stati membri avranno
inoltre la facolta' di imporre criteri piu' severi di quelli
dell'Unione.
L'autorita' approvera' le organizzazioni per
l'approvvigionamento di organi e i centri di trapianto,
allestira' un sistema di gestione e relazione per le reazioni
avverse, raccogliera' i dati sui trapianti effettuati e
supervisionera' gli scambi di organi tra gli Stati membri e i
paesi terzi. Nella direttiva ci sono anche misure di protezione
piu' ampia possibile ai donatori viventi. La donazione di organi
deve essere "volontaria e non remunerata", ma il principio di non
remunerazione non deve ostacolare i donatori viventi dal ricevere
una compensazione per un'eventuale perdita di denaro dovuta alla
donazione. Gli Stati membri dovranno comunque vietare qualsiasi
pubblicizzazione della necessita' o della disponibilita' di
organi a scopo di lucro. Per facilitare la cooperazione, la
Commissione costituira' un network di autorita' competenti e
stabilira' le procedure per lo scambio di informazioni tra gli
Stati membri. Questi ultimi potranno anche stabilire accordi con
le organizzazioni europee per lo scambio di organi e delegare a
tali enti alcuni compiti relativi allo scambio di organi. Dopo la
sua entrata in vigore, gli Stati avranno due anni di tempo per
trasporre la direttiva nella legislazione nazionale.
Infine i deputati esortano "a invitare i cittadini a
iscriversi nel registro dei donatori quando richiedono il
passaporto o la patente di guida e a includere nella carta
d'identita' e negli altri documenti una nota che li identifichi
come donatori di organi". Gli Stati membri dovrebbero anche
permettere "l'iscrizione online al registro dei donatori".
(Wel/Dire)