DAL 97^ CONGRESSO SIO SULL'EVOLUZIONE TERAPEUTICA CONSERVATIVA
(DIRE - Notiziario Sanita') Riccione, 21 mag. - I tumori della
testa e del collo sono il 20% dei tumori che colpiscono l'uomo e
di questi un quarto nascono nella laringe. In Italia, soprattutto
nel Nord-Est sono piu' frequenti e rispetto alla media mondiale,
nel nostro Paese l'incidenza e' piu' alta. I piu' colpiti sono
gli uomini, ma nell'ultimo decennio anche tra le donne si e'
registrato un leggero aumento. Riguardano la popolazione che va
dai 60 ai 70 anni, ma qualche caso si registra anche tra i
cinquantenni. E' uno dei temi affrontati al 97^ Congresso
nazionale della Societa' italiana di otorinolaringologia e
chirurgia cervico - facciale (Sioechcf), che si sta svolgendo a
Riccione dal 19 al 22 maggio. Giuseppe Spriano, Direttore di
Otorinolaringoiatria e chirurgia cervico-facciale dell'Istituto
nazionale tumori Regina Elena di Roma e presidente nazionale
dell'Associazione otorinolaringologi ospedalieri italiani (Aooi),
spiega quali possono essere i fattori che determinano
l'insorgenza dei tumori alla laringe: "Il fattore principale,
come per tutti i tumori della via respiratoria, e' il fumo di
sigaretta, che determina un rischio di ammalarsi 10 volte
superiore. Anche l'alcool e' un importante fattore di rischio e,
se associato al fumo, ne potenzia la pericolosita'." Tra i
principali sintomi con cui si manifesta sicuramente la disfonia,
cioe' l'abbassamento della voce che diventa rauca, e' tra quelli
piu' evidenti. "Difficolta' o dolore alla deglutizione, la tosse
e, a volte la comparsa di tumefazioni al collo - aggiunge Spriano
- rappresentano altre manifestazioni sintomatiche del problema".
La diagnosi di sospetto tumore della laringe viene fatta dallo
specialista otorinolaringoiatra con una visita accompagnata da
una fibrolaringoscopia. "Si utilizza cioe' uno strumento a fibre
ottiche, sottile - illustra l'esperto - che introdotto
attraverso il naso nella gola del paziente, permette di vedere le
corde vocali e le altre strutture della laringe.In caso di
sospetto clinico si effettuera' una biopsia." Ma dal cancro alla
laringe si guarisce? "Come per molti tumori questo dipende dallo
stadio di malattia - avverte Giuseppe Spriano - e in uno stadio
iniziale la guarigione si ottiene nel 90% dei casi. Ovviamente
questa possibilita' diminuisce al crescere dell'estensione del
tumore. Oggi globalmente siamo in grado di guarire circa il 60 %
dei tumori della laringe." Per cio' che riguarda le cure
l'evoluzione terapeutica degli ultimi anni ha eliminato quasi
totalmente l'intervento chirurgico. "Fino a 30 anni fa l'unico
intervento possibile era la laringectomia totale, cioe'
l'asportazione completa della laringe che provocava la perdita
della voce e la tracheotomia definitiva per la respirazione-
prosegue il presidente Aooi- Oggi questo intervento e' riservato
a casi molto estesi o a recidive di pregressi trattamenti."Ma la
vera evoluzione terapeutica degli ultimi decenni, secondo
l'esperto, e' la chirurgia endoscopica. " Oltre all'impiego della
radio e chemioterapia - dice- e' stata la chirurgia endoscopica
la vera svolta, cioe' la possibilita', nei tumori poco estesi,
dell'asportazione attraverso la bocca utilizzando il Laser, e nei
tumori di media grandezza la possibilita' di effettuare delle
laringectomie parziali, cioe' di asportare solo una parte della
laringe (meta' o anche piu') preservandone una parte al fine di
ricostruire una "piccola" laringe che permetta al paziente di
parlare, respirare e deglutire normalmente."
Nonostante gli sviluppi della scienza l'otorinolaringologo
pero' lancia un messaggio forte a favore della prevenzione: "
L'evoluzione della chirurgia, radioterapia e chemioterapia e'
stata importante e ha portato a miglioramenti terapeutici, ma
questo e' niente al confronto di quello che si potrebbe ottenere
con la prevenzione primaria, cioe' eliminando i fattori di
rischio. Un esempio per tutto questo: se nessuno fumasse invece
di 100 tumori ve ne sarebbero solo 10."
(Wel/ Dire)