SANITÀ. CONTENZIOSO MEDICO-PAZIENTE, SOLUZIONE CONCILIAZIONE?
PIACE AI CAMICI BIANCHI, MA 66,5% IGNORA CONTENUTO DELLA LEGGE
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 14 mag. - È boom di denunce in
ambito sanitario, tanto da rappresentare il 5% dell'intero ramo
della responsabilita' civile delle assicurazioni italiane,
escluso il settore auto. A crescere, pero', sono soprattutto i
casi intentati contro i singoli medici. Un fenomeno che mette
ulteriormente in crisi il rapporto medico-paziente. Ma oggi una
risposta arriva dal governo, che ha introdotto l'obbligo di
tentativo di conciliazione per i contenziosi civili medici. Un
provvedimento che secondo il 60% dei medici rappresenta
un'opportunita' da cogliere per salvaguardare il rapporto di
fiducia con il paziente. Le richieste di risarcimento di danni
per casi, veri o presunti, di malpractice sanitaria hanno avuto
negli ultimi anni un costante e progressivo aumento. Ogni anno si
stima siano circa 15 mila le controversie medico-legali pendenti
nei nostri tribunali. Un numero ingente, destinato a crescere se
si considera che, secondo i dati diffusi dall'Associazione
nazionale imprese assicuratrici, il numero di sinistri denunciati
in ambito professionale medico (Aziende sanitarie e singoli
professionisti) e' cresciuto del 200% dal 1994 al 2007. Se ne e'
discusso questa mattina a Roma, durante il convegno "La
conciliazione un'alleanza rinnovata tra medico e paziente",
voluto dalla Fondazione Previasme, dal quale e' emerso che
soprattutto il paziente e' sempre piu' orientato a far causa al
singolo medico piuttosto che all'azienda sanitaria. Tradotto: il
rapporto fiduciario medico-paziente si sta trasformando
pericolosamente in un rapporto conflittuale che pone seri
problemi per entrambe le parti.
Il medico si trova a dover sostenere per anni il peso del
sospetto di colpevolezza e il paziente deve attenderne
altrettanti per un risarcimento, che rappresenta spesso un
riconoscimento tardivo. Senza contare la diffusione anche in
Italia della cosiddetta "medicina difensiva" da parte dei camici
bianchi o la richiesta di risarcimenti sempre piu' consistenti
avanzate dai pazienti. Ma dal legislatore arriva oggi una nuova
opportunita': il tentativo di conciliazione con il paziente, in
caso di controversia, diventera' obbligatorio a partire dal 2011
(D.lgs 28/2010). Insomma, non sara' possibile rivolgersi
direttamente alla magistratura per contenziosi in materia di
responsabilita' medica senza aver prima tentato la strada della
conciliazione.
Di certo, la novita' offerta dal legislatore raccoglie il
favore dei medici. Dall'indagine condotta nel mese di aprile da
Assomedico - associazione senza scopo di lucro - e' emerso che
l'88,5% dei camici bianchi promuove l'introduzione di un processo
di mediazione, e ben il 94% ritiene si avra' una riduzione di
costi e tempi rispetto all'iter giudiziale. Questo nonostante
siano ancora in pochi ad essere informati sulle novita'. Il 66,5%
dei medici, infatti, sembra non essere a conoscenza dei contenuti
delle nuove disposizioni, mentre appena il 21% ne ha sentito
parlare e solo il 12,5% e' preparato. E il 60% e' persuaso che la
via della conciliazione e' un'opportunita' da cogliere e offrira'
la possibilita' di salvaguardare il rapporto fiduciario
instaurato con paziente.
Della stessa opinione e' l'avvocato Alessandro Calzavara,
della Fondazione Previasme Onlus: "La novita' introdotta dal
legislatore avra' sicuramente ricadute positive sul rapporto
medico-paziente- dice- che sempre di piu' si sta trasformando da
rapporto fiduciario in un rapporto conflittuale con tutte le
negativita' che questo comporta. Avra' inoltre- aggiunge
Calzavara- un impatto positivo sul risarcimento dei danni di
piccola e media dimensione, portera' ad un'accelerazione dei
tempi di risoluzione dei contenziosi e a una riduzione delle
spese a carico delle parti. Certo - ha concluso - bisogna
cambiare mentalita' per innovare rapporti tra medici e cittadini,
per passare da una logica di conflitto a una disponibilita'
reciproca al dialogo".
(Wel/ Dire)
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