MANCA IL REGOLAMENTO ATTUATIVO. "RIMEDIATE PRESTO".
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 7 mag. - L'attesa dura da quasi
un anno, e finora e' stata inutile. Dell'Osservatorio nazionale
sulla condizione delle persone con disabilita', organismo
previsto dalla Convenzione Onu e che il ministero del Lavoro e
Politiche Sociali (di concerto con il ministero per la Pubblica
amministrazione) avrebbe gia' da tempo dovuto nominare e rendere
operativo, si e' persa quasi ogni traccia. Al punto da spingere
Tommaso Daniele, il presidente del Forum italiano sulla
disabilita' (Fid), l'organismo che rappresenta l'Italia
all'interno dell'European Disability Forum (Edf), ad indirizzare
un appello al ministro Sacconi perche' arrivino presto "buone
notizie" e venga attenuato il "forte senso di delusione e di
amarezza causato all'interno del nostro movimento".
Nella sua lettera, spedita anche al direttore generale per
l'inclusione e i diritti sociali Raffaele Tangorra e al dirigente
della Divisione Politiche per le persone con disabilita' dello
stesso ministero del Lavoro e Politiche sociali Alfredo Ferrante,
il presidente del Fid ricorda i compiti attribuiti dalla
Convenzione Onu (firmata e ratificata anche dall'Italia)
all'Osservatorio e precisa che la legge di ratifica della
Convenzione (la numero 18 del 3 marzo 2009) prevede all'articolo
3 che il ministero del Lavoro e Politiche sociali avrebbe dovuto
procedere entro tre mesi dall'entrata in vigore del provvedimento
ad emanare un regolamento per disciplinare la composizione,
l'organizzazione e il funzionamento dell'Osservatorio. Pubblicata
sulla Gazzetta Ufficiale n° 61 del 14 marzo 2009, la legge in
questione entro' in vigore il giorno successivo: la data entro
cui il ministero avrebbe dovuto emanare il regolamento indicato
era dunque quella del 15 giugno 2009. "Prendo atto - scrive
Daniele a Sacconi - che e' passato quasi un anno: sicuramente lei
avra' avuto le sue buone ragioni, ma non posso certo nasconderle
che questa situazione ha causato un forte senso di delusione e
amarezza all'interno del nostro movimento. Ci tengo comunque -
prosegue Daniele rivolto al ministro - a rinnovarle la mia stima
nella certezza che lei si impegnera' al massimo per porvi rimedio
e che al piu' presto ci fara' avere notizie in proposito".
La mancata istituzione dell'Osservatorio fu uno dei punti di
attrito fra il mondo delle associazioni delle persone con
disabilita' e il ministero del Welfare in occasione della
Conferenza nazionale sulle politiche della disabilita'
dell'ottobre 2009 a Torino: fra le rumorose proteste di molti,
l'allora sottosegretario Roccella annuncio' che l'attivazione
dell'Osservatorio sarebbe "slittata di qualche mese". Nella
stessa occasione fu annunciata anche la decisione del governo di
riservare ai rappresentanti delle associazioni delle persone
disabili non il 25% dei posti dell'Osservatorio, ma - ancora
parole di Roccella - "piu' di un terzo". Ed e' proprio sulla
composizione dell'organismo che il presidente del Fid conclude la
sua lettera a Sacconi chiedendogli "di valutare la possibilita'
che il Forum italiano sulla disabilita' possa dare il proprio
contributo nell'individuazione degli esperti da nominare
all'interno dell'Osservatorio, dal momento che - conclude Daniele
- mi risulta che la Federazione tra le associazioni nazionali dei
disabili (Fand) e la Federazione italiana per il superamento
dell'handicap (Fish), delle quali fanno parte le associazioni
nazionali maggiormente rappresentative delle persone con
disabilita', saranno chiamate a nominare i propri rappresentanti".
(Wel/ Dire)