(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 7 mag. - Preoccupazione e forti
dubbi sulla "volonta' e capacita' riformatrice del Governo in
questo settore". Queste le reazioni di Anaao Assomed e Smi alla
notizia del blocco del disegno di legge sul governo clinico alla
Camera dei deputati.
Secondo l'Associazione medici dirigenti, "il blocco dell'esame
parlamentare del disegno di legge cosiddetto sul governo clinico
suscita non pochi dubbi sulla volonta' e capacita' riformatrice
del Governo in questo settore. Questioni non risolte di
competenza legislativa, misure di dubbia coerenza con lo spirito
del provvedimento, lobbies mobilitate a difesa delle proprie
rendite di posizione, costituiscono una miscela capace di
bloccare ancora una volta la discussione di un testo, annunciato
da anni, il quale, tra l'altro, si presenta non privo di limiti e
criticita'".
Secondo l'associazione "la mancata discussione di
provvedimenti legislativi, quali anche quello sul rischio clinico
dimenticato da mesi in qualche cassetto, testimonia l'assenza
nell'agenda politica delle questioni di interesse dei medici
dipendenti del Sistema sanitario nazionale. La vertenza salute
non e' conclusa. Nel frattempo il ministro della salute batta un
colpo".
Nello Smi, invece, la preoccupazione per la decisione:
"Assistiamo preoccupati all'ennesimo stop al disegno di legge sul
governo clinico alla Camera dei deputati- dice nella nota Salvo
Cali', segretario generale del sindacato dei Medici Italiani- In
questo caso il parere contrario e' arrivato dalla Commissione per
le Questioni Regionali: il problema sarebbe quello della
competenza concorrente con le Regioni in differenti punti del
ddl. Un'altra ulteriore conseguenza, quindi, di quello che lo Smi
ha in piu' occasioni definito il malinteso federalismo? Oppure
semplicemente un pretesto per ritardare l'approvazione di una
legge che, pur tra luci ed ombre, puo' dare una cornice nazionale
di regole trasparenti alla nostra sanita'?".
Cosi' alla notizia del rinvio in commissione Affari sociali
del ddl Cali' ha quindi proseguito: "Da anni- ricorda il
segretario- il Ssn aspetta questa legge per ridare dimanismo ed
efficienza al sistema e protagonismo ai medici, ancora una volta,
invece, e' evidente che, forse, quella che manca e' la volonta
politica, che a fare la voce grossa sono le Regioni e alcune
lobby che da tempo lavorano per preservare i propri interessi
particolari. Ora basta, il ministro Fazio intervenga, serve una
netta presa di posizione e un impegno chiaro".
(Wel/ Dire)