"SOLDI DI MOLTI CIECHI SOTTRATTI ALLA LORO DISPONIBILITÀ".
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 30 lug. - "Siamo di fronte a un
grave inadempimento contrattuale e un ancora piu' grave atto di
discriminazione che mi rifiuto di accettare e contro il quale mi
sono incatenato all'ufficio Bancoposta in cui e' depositato il
mio conto, nonostante le mie non buone condizioni di salute. I
miei soldi e quelli di molti altri ciechi sono stati
illegittimamente sottratti alla piena disponibilita' dei loro
proprietari, e questo sulla base di una discriminazione basata
sul nostro handicap. Tutto questo e' inaccettabile". Cosi' Paolo
Pietrosanti, storico esponente dei Radicali non vedente, ha
spiegato i motivi della sua azione di protesta davanti
all'ufficio postale di via Monterone, a Roma.
Ad aprile, come si legge in una nota, Poste italiane ha
cambiato i propri sistemi di sicurezza per le operazioni on line,
distribuendo ai propri clienti un nuovo lettore hardware. Mentre
il precedente lettore generava codici sia sul display che in
audio, come quelli usati dalla maggior parte degli istituti di
credito, il nuovo lettore fornito da Poste italiane genera
solamente il codice sul display, rendendolo di fatto
inaccessibile ai ciechi. A seguito di numerose proteste, Poste
italiane, in attesa di sostituire l'inefficace lettore, ha
annunciato che il vecchio poteva ancora essere utilizzato dai
ciechi previa richiesta di emissione di un nuovo codice
dispositivo. Come molti altri ciechi, Paolo Pietrosanti, conclude
il comunicato, attende da due mesi il nuovo codice che,
nonostante vari solleciti, non e' mai arrivato.
(Wel/ Dire)