(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 30 lug. - La maggioranza degli
italiani (50,3%) non si fa mai mancare in vacanza la degustazione
delle specialita' enogastronomiche locali sulle quali, pero', e'
in agguato il rischio "tarocco". Menu' acchiappaturisti e i falsi
souvenir di prodotti tipici, infatti, si moltiplicano lungo tutta
la penisola. E' quanto afferma la Coldiretti, in riferimento al
piano di controlli predisposto dal ministero della Salute, nel
sottolineare che nel tempo libero delle vacanze gli italiani sono
piu' facilmente disponibili a rinunciare a shopping, visite
culturali, gioco, sport, avventura e alla ricerca di nuove
amicizie, piuttosto che alla buona tavola. "Il rischio "tarocco"
riguarda tutte le localita' piu' turistiche - suggerisce
Coldirettti - dove e' bene tenersi alla larga dai ristoranti che
offrono ricette "violentate" , come la cotoletta alla milanese
preparata con carne di pollo o maiale, fritta nell'olio di semi
al posto della carne di vitello fritta nel burro e fuggire
rapidamente di fronte ad una locanda romana che offre spaghetti
alla carbonara con prosciutto cotto al posto del guanciale e
formaggio grattugiato al posto del pecorino romano." Tra i piatti
piu' traditi nella costiera amalfitana ci sono, secondo
Coldiretti, "la tipica caprese servita con formaggio industriale
al posto della mozzarella di bufala o del fiordilatte, mentre in
quella ligure non mancano i casi di pasta al pesto proposta con
mandorle, noci o pistacchi al posto dei pinoli e con il formaggio
comune che sostituisce l'immancabile parmigiano reggiano e il
pecorino romano." Un inganno che colpisce anche la tradizione
siciliana con la pasta alla norma preparata spesso con semplice
formaggio grattugiato al posto della ricotta salata. Ma tra i
falsi culinari piu' spacciati lungo tutta la penisola durante
l'estate figurano anche "il tiramisu' con la panna al posto del
mascarpone e gli spaghetti alla bolognese, una invenzione per
stranieri completamente sconosciuta nella citta' emiliana."
Coldiretti, infine, mette in guardia anche dalle frodi che
riguardano "il souvenir enogastronomico del luogo di vacanza,
scelto da molti turisti per portarsi a casa un ricordo
"appetitoso" come extravergini, formaggi, salumi e conserve." Una
scelta molto ampia, dunque, in un Paese che puo' contare sulla
leadership europea nella produzione biologica e nell'offerta di
prodotti tipici: "Con ben 210 denominazioni di origine
riconosciute a livello comunitario e 4.511 specialita'
tradizionali censite dalle Regioni - spiega infine Coldiretti -
mentre sono 498 i vini a denominazione di origine controllata
(Doc), controllata e garantita (Docg) e a indicazione geografica
tipica (320 vini Doc, 41 Docg e 137 Igt)."
(Wel/ Dire)