(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 23 lug. - Si potenzia il
mercato delle "droghe furbe", e anche i loro effetti. Sei nuove
"smart drugs", infatti, sono state individuate ed analizzate
dall'Osservatorio fumo, alcol e droga dell'Istituto superiore di
sanita' che ha pubblicato, in collaborazione con il ministro
della Gioventu', la seconda edizione del volume sulle smart drugs
aggiornando le conoscenze scientifiche e gli effetti sulla salute
di prodotti vegetali. Le sei nuove sostanze identificate sono:
Argemone mexicana, Brugmansia arborea, Datura stramonium, Muira
puama, Piper methysticum, Turnera aphrodisiaca. Il volume
completo e' disponibile online sul sito dell'Osservatorio Fumo
Alcol e Droga dell'Iss. Il ministro della Salute, Fazio, sentito
il parere del Consiglio di Sanita' e del Dipartimento delle
Politiche antidroga ha inserito alcuni di questi cannabinoidi
sintetici nelle tabelle delle sostanze stupefacenti con un
decreto del 16 giugno 2010.
"E' importante informare i giovani sui rischi connessi
all'utilizzo delle smart drugs, troppo spesso considerate una
facile scorciatoia per ottenere risultati piu' brillanti nello
studio, o migliori prestazioni sui campi sportivi- commenta il
ministro della Gioventu', Giorgia Meloni-. La consapevolezza e'
l'arma migliore per fare prevenzione e il messaggio che
intendiamo lanciare e' semplice e immediato: non esistono erbe,
pillole o 'cocktail energetici' dai poteri straordinari, e
soprattutto non esiste nulla che diventi piu' facile grazie alle
droghe. Anzi- conclude- cercare di percorrere questo genere di
'scorciatoia' ha come unica conseguenza certa quella di mettere a
repentaglio la propria salute".
Per questo motivo individuare le nuove sostanze e conoscere i
pericoli connessi e' di fondamentale importanza per tentare di
arginarne la diffusione e il consumo. "Il volume sulle droghe
furbe si pone come prezioso strumento per facilitare l'intervento
degli operatori e fornire tutte le conoscenze possibili su questo
fenomeno in evoluzione- spiega il presidente dell'Iss, Enrico
Garaci-. Nuove schede con l'identificazione e la descrizione
delle sei nuove sostanze si aggiungono, infatti, alle altre 25
gia' conosciute e catalogate nel libro realizzato nel 2005 e
ampliato anche con un nuovo capitolo sulle cosiddette Spice.
L'azione congiunta dell'Iss, del ministro della Gioventu' e dei
Nas ha lo scopo di permettere ai laboratoristi di riconoscere
queste sostanze, ai clinici di intervenire in caso di
intossicazione, al legislatori di intervenire per bloccarne la
produzione e diffusione, e al giovane di essere informato sul
pericolo di questi prodotti".
Il lavoro dei ricercatori, coordinati per 4 anni dalla dottoressa
Simona Pichini e' consistito prima di tutto nel reperire le poche
notizie disponibili su queste sostanze, notizie spesso pubblicate
in riviste o libri a diffusione limitata. "Sostanze facili da
reperire- spiega Pichini, dell'Osservatorio Fumo, alcol e droga
dell'Iss - Smart Drugs e Spice si vendono sul web, con
l'e-commerce una bustina costa 25 euro e puo' essere usata per
3-4 volte. I consumatori non sono soltanto giovani in cerca dello
sballo ma anche adulti 40-50enni che voglio provare un 'viagra
naturale'. Ma le novita' dello 'sballo' a tutti i costi non si
fermano qui. Il volume dell'Iss dedica l'ultima parte del libro
alle cosiddette Spice, miscele di smart drugs all'interno delle
quali sono stati identificati cannabinoidi sintetici, sostanze
che hanno gli effetti simili al fumo della cannabis, i piu'
frequenti sono quelli a carico dell'apparato cardiovascolare
(tachicardia, extrasistole), respiratorio e nervoso centrale:
allucinazioni visive, psicosi, paranoie".
Il lavoro e' proseguito con la revisione scientifica e la
catalogazione delle informazioni raccolte e delle modalita' per
analizzare queste sostanze. Prezioso l'ausilio del Comando
Carabinieri per la tutela della salute - i Nas - nella fase di
individuazione degli Smart Shops, dei siti internet, e del
reperimento delle sostanze da analizzare. L'equipe del professore
Achille Caputi, della Facolta' di Medicina e Chirurgia
dell'Universita' di Messina, ha supervisionato la parte clinica e
farmacologica delle monografie. Negli ultimi 5 anni si e'
modificato, infatti, l'uso e il consumo di queste sostanze, il
cui numero e' cresciuto cosi' come sono aumentate le informazioni
scientifiche sulla loro tossicita', in particolare se vengono
assunte da giovani il cui sistema nervoso centrale non ha ancora
completato il suo sviluppo, col rischio di incorrere in
alterazioni cognitive, emotive e comportamentali che possono
condizionare l'intera vita.
(Wel/ Dire)