AL SENATO PARERE FAVOREVOLE DI MAGGIORANZA E OPPOSIZIONE.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 23 lug. - "Il processo di
centralizzazione degli acquisti, spesso riconducibile a fenomeni
di concentrazione dell'offerta e di omologazione dei prodotti,
non puo' essere accostato in maniera semplicistica ai dispositivi
medici, dal momento che questi non sono beni di largo consumo, ma
prodotti dalle cui caratteristiche e modalita' di impiego dipende
la qualita' delle prestazioni di assistenza sanitaria erogate ai
cittadini". Questa, in sintesi, la posizione di Assobiomedica
sulla centralizzazione degli acquisti, espressa all'audizione
tenutasi al Senato in Commissione Igiene e Sanita', che ha
accolto il parere positivo dei rappresentanti di maggioranza e
opposizione.
L'Associazione di Confindustria che rappresenta le imprese del
settore biomedicale e diagnostico, infatti, critica "da tempo la
centralizzazione delle forniture". Propone poi la "costituzione
di un osservatorio degli acquisti, quale strumento idoneo a
raccogliere tutte le informazioni necessarie a valutare
l'efficienza dei processi di acquisto dei dispositivi medici". Il
prezzo "e' la risultante della somma di alcuni o di tutti questi
fattori. L'obiettivo dell'osservatorio e' poter avere elementi
oggettivi di confronto tra forniture che potrebbero apparire
uguali, mentre spesso possono essere molto diverse".
Secondo Assobiomedica con l'Osservatorio acquisti si
favorirebbe "la trasparenza del mercato e la razionalizzazione
della spesa, mentre la centralizzazione degli acquisti nel
settore dei dispositivi medici comporterebbe minore qualita'
dovuta proprio alla standardizzazione delle procedure;
disincentivazione negli investimenti in R&S, vista l'omologazione
dei prodotti; minore concorrenza, creazione di monopoli,
considerato l'allungamento delle durate delle gare, e quindi
difficolta' per le imprese, soprattutto di piccole dimensioni".
(Wel/ Dire)