(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 20 lug. - Un'epidemia
sotterranea di Hiv, alimentata dal consumo di droghe, da
comportamenti sessuali ad alto rischio e dall'alto livello di
stigma sociale si sta diffondendo in Europa orientale e in Asia
centrale a un ritmo allarmante. E' quanto emerge dal nuovo
rapporto Unicef dal titolo "Blame and banishment: the underground
Hiv Epidemic Affecting Children in Eastern Europe and Central
Asia", presentato alla XVIII Conferenza internazionale sull'Aids
a Vienna. Il documento sottolinea le difficolta' incontrate dai
bambini che vivono con l'Hiv, dagli adolescenti che hanno
comportamenti a rischio, dalle donne in gravidanza che utilizzano
droghe e da piu' di un milione di bambini e adolescenti che
vivono o lavorano sulle strade della regione.
I giovani emarginati sono esposti ogni giorno a molti rischi,
come il consumo di droga, lo sfruttamento sessuale e altri tipi
di abusi e violenze, che comportano un alto rischio di contrarre
l'Hiv. Le tendenze sono particolarmente preoccupanti, poiche'
nella regione si registrano 3,7 milioni di consumatori di droga
per via endovenosa - quasi un quarto del totale mondiale. Per
molti, l'iniziazione al consumo di droga comincia
dall'adolescenza.
Gli attuali servizi sanitari e di protezione sociale sono
inadeguati ai bisogni degli adolescenti piu' a rischio, che sono
spesso esposti a giudizi morali, discriminazioni e anche ad
azioni penali quando cercano informazioni e cure sull'Hiv. "I
bambini e gli adolescenti che vivono ai margini della societa'
hanno bisogno di avere accesso ai servizi sanitari e sociali, non
di una marcata disapprovazione", ha detto Anthony Lake, direttore
generale dell'Unicef.
Per raggiungere e aiutare i giovani che vivono con l'Hiv o sono
a rischio di infezione da Hiv, le autorita' mediche e civili
devono realizzare servizi 'amici', che vadano incontro alle
particolari esigenze degli adolescenti emarginati. Lo stigma
associato all'Hiv non e' limitato solo ad adulti e adolescenti. I
bambini che vivono con l'Hiv si vedono sistematicamente negato
l'accesso a scuole e asili, e quando la loro condizione diventa
nota, devono affrontare rifiuti e violenze. "Questo rapporto e'
un appello per proteggere i diritti e la dignita' di tutte le
persone che vivono o che sono a rischio di contrarre l'Hiv,
soprattutto i bambini vulnerabili e i giovani. Abbiamo bisogno di
costruire un contesto di fiducia e di cura, non di giudizio e di
esclusione", ha detto Lake. "Solo annullando la discriminazione
contro le persone che vivono con l'Hiv, l'Europa orientale e Asia
centrale puo' cominciare a invertire la diffusione dell'epidemia".
Video. Quindici bambini e ragazzi tra i 12 e i 18 anni
provenienti da tutta l'Ucraina si sono riuniti - su invito
dell'Unicef e dell'Ong "All-Ukrainian network of people living
with Hiv/Aids" e hanno partecipato al laboratorio video
"OneMinuteJr ". Molti dei giovani ucraini che partecipano a
questo workshop sono sieropositivi o hanno amici o familiari
sieropositivi. Ogni adolescente ha realizzato un video della
durata di 60''evidenziando come l'Hiv/Aids sta avendo un impatto
sulla loro vita. I migliori video verranno presentati in varie
sedi in occasione della Conferenza di Vienna.
(Wel/ Dire)