UNIFORMANDO LE TARIFFE RIMBORSI SI ARGINA RICORSO A OPERAZIONI.
(DIRE- Notiziario Sanita') Roma, 16 lug. - "Il decreto
dell'assessore alla Salute della Regione Sicilia, Massimo Russo,
che uniforma le tariffe dei rimborsi per il parto per arginare
l'eccessivo ricorso al cesareo, va nella direzione giusta, ovvero
quella richiesta dall'Organizzazione Mondiale della Sanita' oltre
che dalle linee guida del ministero". È quanto afferma, in una
nota, Eugenia Roccella, sottosegretario alla Sanita'.
"In Sicilia il numero dei parti cesarei, il 53% del totale, e'
ben oltre la media nazionale e, soprattutto, e' piu' del doppio
rispetto all'obiettivo del 20% fissato dal ministero- argomenta
il sottosegretario- Il parto cesareo non rappresenta di per se'
una soluzione vantaggiosa, ne' sotto il profilo del dolore ne'
sotto quello della sicurezza. Troppo spesso vi si ricorre senza
reali motivi di utilita' per la salute della madre e del bambino,
ma perche' alle donne vengono offerte informazioni errate e
perche' puo' rappresentare una soluzione piu' remunerativa per le
strutture in termini di rimborsi. Apprezzo moltissimo il segnale
dato dall'assessore a un settore troppo spesso trascurato, come
quello materno-infantile, che, invece, e' centrale per le
famiglie e per le donne. La maternita' va accompagnata fin
dall'inizio. In questo ambito e' necessario cambiare la cultura:
un figlio rappresenta una ricchezza e la gravidanza e il parto
sono eventi naturali. Che di certo devono essere accompagnati da
tutte le sicurezze mediche- e l'Italia e' il Paese con la piu'
bassa mortalita' materna al mondo al momento del parto- ma non
eccessivamente medicalizzati".
"Proprio per questo- conclude Roccella- pochi mesi fa, abbiamo
portato in Sicilia e in Campania una campagna itinerante a
sostegno dell'allattamento al seno. La decisione dell'assessore
Russo non va soltanto nella direzione di un giusto risanamento
delle finanze regionali, ma anche in quello della valorizzazione
della maternita' nel suo complesso".
(Wel/ Dire)