"SCELTA DI VIETARLI COERENTE LA CON MAGGIORANZA DEI CITTADINI".
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 15 lug. - Quasi tre italiani su
quattro (72%) che esprimono un'opinione ritengono che i prodotti
alimentari contenenti organismi geneticamente modificati (ogm)
sono meno salutari rispetto a quelli tradizionali. E' quanto
emerge dell'ultima indagine annuale Coldiretti-Swg, 'Le opinioni
di italiani e europei sull'alimentazione', divulgata in occasione
del blitz di un migliaio di coltivatori della Coldiretti a Fanna,
in provincia di Pordenone, in Friuli, dove sono state seminate
illegalmente piante di mais ogm. Una vicenda venuta alla luce da
lettere anonime recapitate anche all'assessore all'Agricoltura
del Friuli Venezia, Claudio Violino e contenenti sementi
transgeniche e accompagnate da una mappa dove si indicava un
terreno in provincia di Pordenone dove tali sementi sarebbero
state utilizzate, sulla quale sono stati chiamati ad indagare i
Carabinieri del Noe.
La scelta di vietare la coltivazione di ogm in Italia e'
coerente con la stragrande maggioranza dei cittadini che,
sottolinea la Coldiretti, e' contraria al biotech nei campi e nel
piatti. Una scelta in linea con le crescenti perplessita' sugli
ogm in Europa dove, dopo il divieto posto anche in Germania, si
sono ridotti a soli sei, su ventisette, i Paesi che coltivano
organismi geneticamente modificati, con peraltro un drastico
crollo del 12% delle semine nel 2009 che ha coinvolto tutti i
Paesi interessati (Spagna, Repubblica Ceca, Romania e
Slovacchia) tranne la Polonia, che ha mantenuto la stessa
superficie coltivata, mentre solo per il Portogallo e' aumentata,
secondo una analisi della Coldiretti sul rapporto annuale 2009
dell'International Service for the Acquisition of Agri-biotech
Applications (Isaaa). Il drastico crollo nei terreni seminati con
organismi geneticamente modificati in Europa nel 2009, conferma
che nel coltivare prodotti transgenici, oltre ai rischi per la
salute e per l'ambiente, non c'e' neanche convenienza economica.
(Wel/ Dire)